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Livorno, sacerdote scomunicato: il motivo

Nella frazione di Guasticce, il sacerdote livornese Don Ramon Guidetti, 48 anni, ha preso la decisione di lasciare la parrocchia di San Ranieri. Questa scelta è stata resa nota pubblicamente durante la celebrazione del 31 dicembre scorso, quando ha dichiarato apertamente di essere in disaccordo con Papa Francesco e con la Chiesa. Tale dichiarazione è stata seguita immediatamente dall’abbandono della parrocchia che gli era stata affidata. Monsignore Simone Giusti, vescovo di Livorno, dopo aver discusso con Don Ramon Guidetti prima di Natale per comprendere le ragioni del suo dissenso, si è visto costretto a procedere con la scomunica ufficiale del sacerdote.

Il quotidiano on line della Diocesi livornese “La settimana” ha pubblicato l’atto di scomunica firmato dal cancelliere della Diocesi, don Matteo Giavazzi.

Si legge: “Cari confratelli, cari fedeli, si comunica che Don Ramon Guidetti, Presbitero della Diocesi di Livorno e Parroco della Parrocchia di San Ranieri in Guasticce, in data 31 dicembre 2023, durante la Celebrazione eucaristica, ha pubblicamente compiuto un atto di natura scismatica, rifiutando la sottomissione al Sommo Pontefice e la comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti (can. 751 Cic)”.

E ancora: “Mons. Simone Giusti, Vescovo della Diocesi di Livorno, in data odierna 1 gennai 2024, ha emesso un Decreto (Prot. N. 1/24/VD), con il quale, a norma del can. 1364 § 1 del Codex Iuris Canonici, dichiara che Don Ramon Guidetti è incorso ipso facto nella scomunica latae sententiae. Il suddetto sacerdote è, dalla data odierna, sospeso a divinis e rimosso dall’ufficio di Parroco della Parrocchia di San Ranieri in Guasticce, a norma dei cann. 1333 § 1 e 1336 § 1 del Codex Iuris Canonici. Si ammoniscono i sacerdoti e i fedeli a non partecipare a eventuali sue celebrazioni o ad altre pratiche di culto, perché essi incorrerebbero ipso facto nella gravissima pena della scomunica”.