I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Livorno, dopo un’accurata indagine, hanno denunciato a piede libero sette persone coinvolte nell’incidente per rissa aggravata. Tra queste, due giovani sono stati denunciati anche per tentato omicidio e lesioni, poiché avrebbero cercato di colpire con coltelli una delle vittime, rischiando di ferire anche il personale sanitario giunto sul posto per soccorrere i feriti.
L’episodio di violenza è iniziato intorno alle 3:30 del mattino, quando una donna si è rivolta a un addetto alla sicurezza di un locale degli Scali Novi Lena, riferendo di aver avuto una discussione con due uomini tunisini che avrebbero tentato di aggredirla. L’addetto alla sicurezza è intervenuto per proteggere la donna, ma i due uomini, accompagnati da un terzo connazionale, si sono allontanati momentaneamente dall’ingresso del locale. Tuttavia, uno dei tre è tornato subito dopo, cercando di evitare l’identificazione togliendosi la maglietta, e ha colpito la donna con un pugno. A quel punto, l’addetto alla sicurezza è intervenuto nuovamente, ma la situazione è rapidamente degenerata in una rissa violenta.
Diversi giovani livornesi presenti sul posto si sono uniti all’aggressione, attaccando i tre uomini nordafricani. La rissa è rapidamente degenerata e ha visto il lancio di una tavola di legno da parte dei tunisini verso gli italiani, che poi sono fuggiti verso Piazza Giovine Italia. Gli italiani, armati di bastoni, hanno inseguito i tre nordafricani, che nel tentativo di ostacolare gli inseguitori, hanno rovesciato i contenitori per la raccolta differenziata, lanciandone il contenuto verso i giovani italiani.
Aggiornamento ore 11.30
L’intervento dell’addetto alla sicurezza è riuscito temporaneamente a calmare alcuni dei partecipanti alla rissa, ma uno degli italiani ha riacceso il conflitto. Alla fine dello scontro, due dei tre tunisini sono rimasti in Piazza Giovine Italia con il bodyguard, mentre gli italiani sono tornati al locale. Tuttavia, pochi minuti dopo, il terzo nordafricano è tornato armato di coltelli, cedendone uno a un connazionale. I due hanno quindi cercato di rintracciare il gruppo di italiani, e una volta individuati in Piazza Mazzini, è iniziato un inseguimento durante il quale i due stranieri hanno tentato di colpire con fendenti due livornesi. L’aggressione si è conclusa grazie all’arrivo tempestivo del personale sanitario del 118, che è riuscito a soccorrere i feriti. Durante la fuga, alcuni dei giovani hanno cercato rifugio all’interno di un’ambulanza, ma uno degli aggressori ha tentato comunque di colpirli lanciando un’arma da taglio, mettendo in pericolo anche i sanitari presenti, senza però causare ulteriori conseguenze.
Aggiornamento ore 12
Alla fine della rissa, un giovane italiano ha riportato una profonda ferita alla guancia destra, mentre una ragazza, estranea alla contesa, è stata colpita alla testa da un fendente, riportando lievi lesioni da taglio. Un partecipante alla rissa è stato identificato grazie a servizi di osservazione e pedinamento, mentre stava cedendo una dose di cocaina a un livornese; per questo motivo, è stato arrestato in flagranza per spaccio di sostanze stupefacenti.
A conclusione delle indagini, i Carabinieri hanno denunciato sette giovani per rissa aggravata. Due di loro, identificati come i principali aggressori armati di coltello, sono stati denunciati anche per tentato omicidio e lesioni aggravate. Inoltre, per cinque degli indagati, i Carabinieri hanno ottenuto l’emissione del Divieto di Accesso alle Aree Urbane (DACUR), un provvedimento amministrativo che vieta ai destinatari l’ingresso e la permanenza per due anni nelle aree urbane labroniche di Piazza Giovine Italia, Piazza Mazzini e Scali Novi Lena, dove si è verificata la rissa.
Aggiornamento ore 12.30