“Da quello che mi ha detto oggi parte il ricorso. Non voglio illudere i cittadini: non ci sono altissime possibilità di riassegnarci il mandato ma bisogna provarci. E per questo chiamo la politica italiana al massimo impegno”. Intervenendo telefonicamente ai microfoni di Rtl 102.5 in merito all’eventualità di poter ospitare la sede dell’agenzia europea del farmaco nella sua città, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha riferito di questa telefonata intercorsa con il premier. Dunque scatta il ricorso, dopo che ieri Guido Rasi, direttore esecutivo dell’Agenzia europea del farmaco, aveva annunciato che la struttura di Amsterdam atta ad ospitare l’Ema “non sarà pronto per il 30 marzo 2019”, giorno in cui – conseguentemente all’avvento della Brexit – è stato stabilito il trasloco dall’attuale sede di Londra. Legittimo quindi per il nostro Paese, e soprattutto per il capoluogo lombardo, poter aspirare a divenire sede dell’Ema. Come ha ripetuto il primo cittadino, “E’ il momento di essere aggressivi, proviamoci. E’ il momento di alzare la voce, senza se e senza ma”. Infine Sala ha tenuto inoltre a sottolineare che l’Ema non è “un’agenzia dei burocrati, autorizza nuovi farmaci o li toglie dal mercato. Sarebbe grave mettere a rischio la salute dei cittadini. E se dovessero riaprirsi i giochi, io non penso che i tempi sarebbero molti lunghi”.
M.