Non basta questa volta il record a rendere meno amara una serata che rischia di complicare i piani dell’Italia. Gli Azzurri con il pareggio con la Svizzera hanno raggiunto quota 36 gare senza mai perdere, mai così tante nella storia del calcio mondiale. Spagne e Brasile sono alle spalle, ma il pensiero di Roberto Mancini dopo il triplice fischio era sicuramente altrove.
Lo 0-0 contro gli elvetici preoccupa perché l’Italia fa sempre più fatica a segnare. E nella serata in cui anche l’infallibile Jorginho sbaglia dal dischetto, gli attaccanti sciupano troppe occasioni. Succede troppo spesso, è ormai un dato di fatto. Se non segni non vinci, e ora la classifica dice che la Svizzera è a meno quattro ma ha due partite da recuperare.
Diventa decisiva la sfida tra Italia e Svizzera fissata a novembre. Con una vittoria gli Azzurri ipotecherebbero in parte il passaggio in Qatar, in caso contrario ci sarà da soffrire. Non è bastato l’ingresso di Chiesa a vivacizzare una squadra martellante nel primo tempo, calata nella ripresa. L’Italia pareggia ancora e Mancini scuote la testa.
“È un momento così – ha detto il ct dopo la partita -. È un momento in cui la palla non entra, perché abbiamo avuto troppe occasioni per non vincere. Dobbiamo essere più cattivi e precisi – ha detto -. Abbiamo dominato, una partita dominata non si può non vincere. Anche nel secondo tempo, la squadra ha giocato bene, è mancato il gol. Cambi nella prossima partita? Sì è possibile, perché i ragazzi sono stanchi. Ma no, non mi arrabbio. Certamente brucia aver perso un’occasione, come è successo giovedì scorso”.