Ecco le previsioni di Prometeia, un’azienda di consulenza, software e ricerca economica. L’economia italiana “è ferma da un anno”. il Pil si attesterà a +0,4% nel 2024. Il Pil mondiale invece segnerà un progresso del 2,6%.
Parlando di inflazione, Prometeia stima un rallentamento che vedrà l’indice al 21% per l’anno prossimo e nel 2025 all’1,9%. L’istituto vede nel Pnrr un possibile trampolino di lancio per ripartire e crescere. La fine del 2024 porterà i livelli di Pil ad essere superiori del 4,2% rispetto al 2019. Anche i livelli di occupazione saranno superiori del 2,9% e il tasso di disoccupazione più basso di 2,2 punti percentuali.
Data la condizione in cui ci si trova oggi, dove le tensioni politiche sono molte e si pensa ad una crescita economica molto meno dinamica degli anni passati, bisognerà pensare quindi a qualcosa come il Pnrr per poter elevarsi. “Proiettiamo la crescita del Pil effettivo dell’Italia nel biennio 2025-2026 allo 0,8%, dunque superiore alla crescita potenziale, proprio tenendo conto degli effetti espansivi delle misure finanziate col Pnrr”, spiega l’analisi dell’istituto di ricerca. E poi “il calo dell’inflazione corrente si rifletterà sul calo dell’inflazione attesa e porterà a un aumento dei tassi di interessi reali, che sarà più sostenuto fintanto che le principali banche centrali lasceranno invariati i tassi di interesse nominali. Nel contesto di una forte debolezza economica globale, riteniamo dunque probabile una prima riduzione dei tassi a partire da giugno per la Fed e luglio per la Bce”.