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“L’infezione stagionale può presentarsi con una curva immediatamente alta già da ottobre”, avverte la Fimmg

Finalmente, per modo di dire, si torna a parlare della ‘vecchia’ ed amata influenza, che da piccoli ci faceva saltare la scuola, e da grandi ci inguaia con il lavoro. Dopo anni ad appannaggio del Covid, e con la vairante Omciron 5 che sembra essere molto meno preoccupante (ma non per anziani a fragili), ora si teme per la recrudescenza di un’ondata ‘febbrile’ che rischia di rivelarsi piuttosto ‘fastidiosa’. Almeno questo è quanto sostiene – e non c’è motivo di dubitarne – Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg).

La Fimmg: “Può presentarsi con una curva immediatamente alta. Una fiammata, quindi, potrebbe esserci già a ottobre”

Come avverte Scotti infatti, “L’influenza non è più quella che conoscevamo prima del Covid. E’ ormai noto che le misure utilizzate in pandemia (mascherine, distanziamento, igiene) hanno fatto circolare meno anche il virus influenzale. E questo fa sì che la popolazione non vaccinata sia meno pronta a rispondere a un virus con cui non è venuta a contatto in precedenza. E si è modificato anche l’andamento dell’infezione stagionale che può presentarsi, come l’anno scorso, con una curva immediatamente alta. Una fiammata, quindi, potrebbe esserci già a ottobre“.

La Fimmg: “L’impatto potrebbe non seguire più l’iter classico: avvio lento, plateau, picco a gennaio/febbraio”

Dunque, prosegue il Segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale, “Abbiamo quindi il problema che l’impatto iniziale dell’influenza potrebbe essere immediatamente elevato, non seguendo più l’andamento conosciuto nelle stagioni pre Covid, ovvero: avvio lento, plateau, picco a gennaio/febbraio“.

La Fimmg: “Lo scorso anno, a parità di periodo, la velocità iniziale era quattro volte superiore agli standard”

Questo, spiega ancora l’esperto, “E’ quello che abbiamo cominciato ad osservare lo scorso anno, nelle prime quattro settimane il virus era partito con una circolazione intensa rispetto agli anni precedenti. Poi, la ripresa delle attenzioni, l’inizio della copertura vaccinale ha portato la curva quasi ad appiattirsi. Ma la velocità iniziale era quattro volte superiore agli standard a cui eravamo abituati, a parità di periodo“.

Max

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Max Tamanti