L’imam di Bologna Zulfiqar Khan è stato espulso dall’Italia con un decreto del ministero dell’Interno. A portare provvedimento le frasi pronunciate durante occasioni pubbliche in cui – come si legge nella comunicazione emanata dal Viminale – si evidenzia un “crescente fanatismo ideologico”, una “visione integralista del concetto di Jihad” e “l’esaltazione del martirio” nell’ambito del conflitto in corso tra Israele e Palestina. Inoltre, per quanto riguarda la guerra in corso a Gaza, l’Imam aveva espresso più volte il proprio sostegno ad Hamas.
Aggiornamento ore 5,10
“Finalmente lo abbiamo rispedito a casa”, ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, commentando l’espulsione decisa dal Viminale.
“Esprimiamo la nostra soddisfazione per l’espulsione dell’Imam della moschea di Bologna Zulfiqar Khan – dichiarano la deputata di Fratelli d’Italia Sara Kelany, responsabile immigrazione del partito, e il senatore bolognese di Fratelli d’Italia Marco Lisei – Avevamo segnalato con la nostra interrogazione al ministro dell’Interno la pericolosità sociale di questo predicatore di odio, che per il tramite dei suoi sermoni, soprattutto dopo il 7 ottobre, aveva attaccato con inaccettabili insulti gli ebrei, gli americani e tutto il mondo occidentale, rivendicando il sostegno ad Hamas.”
Aggiornamento ore 8.09
“Dopo la nostra interrogazione con arroganza l’Imam aveva addirittura minacciato di seguire le vie legali contro di noi. Evidentemente le nostre osservazioni e preoccupazioni erano più che fondate. Ringraziamo il ministro dell’Interno Piantedosi per l’attenzione dedicata a questa vicenda e per aver preso le necessarie misure di espulsione. Su questi temi Fratelli d’Italia non arretrerà di un millimetro”.
aggiornamento ore 12.12