Libro generale Vannacci, è bufera: esercito prende le distanze

(Adnkronos) – Pioggia di polemiche e di critiche per le parole del Generale Roberto Vannacci, che in un libro intitolato ‘Il mondo al contrario’ e uscito il 10 agosto 2023, esprime considerazioni a titolo personale su una serie di temi: dagli omosessuali ai migranti, dall’ambientalismo alle femministe, dalla società multietnica alla difesa. 

L’esercito prende le distanze. “In merito alla notizia pubblicata oggi su alcuni organi di stampa, relativa al contenuto del libro autoprodotto dal Generale di Divisione Roberto Vannacci, la Forza Armata prende le distanze dalle considerazioni del tutto personali (come precisato nel testo) espresse dall’Ufficiale” si legge in una nota dove si precisa che “l’Esercito non era a conoscenza dei contenuti espressi in esso e che gli stessi non erano mai stati sottoposti ad alcuna autorizzazione e valutazione da parte dei vertici militari”. “In tal senso – conclude la nota – l’Esercito si riserva l’adozione di ogni eventuale provvedimento utile a tutelare la propria immagine. 

Tra le reazioni anche quella del sindaco di Firenze, Dario Nardella. “Le parole espresse da Roberto Vannacci nel suo libro, stando a quanto riportato dai mezzi di informazione, sono di una gravità inaudita e mi lasciano sconcertato, anche perché espresse da un servitore dello Stato, un alto ufficiale dell’Esercito italiano nonché comandante di una storica e prestigiosa istituzione di Firenze come l’Istituto Geografico Militare”. “Firenze è città universale, da sempre impegnata per i diritti delle persone contro ogni discriminazione: per noi è inaccettabile che una Istituzione della nostra città sia guidata e rappresentata da una persona che manifesta idee così aberranti e offensive. Mi chiedo sommessamente che giudizio diano e cosa pensino di fare a riguardo le autorità governative”. 

 

Vannacci sostiene che “basta aprire quella serratura di sicurezza a cinque mandate che una minoranza di delinquenti ci ha imposto di montare sul nostro portone di casa per inoltrarci in una città in cui un’altra minoranza di maleducati graffitari imbratta muri e monumenti, sperando poi di non incappare in una manifestazione di un’ulteriore minoranza che, per lottare contro una vaticinata apocalisse climatica e contro i provvedimenti già presi e stabiliti dalla maggioranza, blocca il traffico e crea disagio all’intera collettività”. “I dibattiti non parlano che di diritti, soprattutto delle minoranze: di chi asserisce di non trovare lavoro, e deve essere mantenuto dalla moltitudine che il lavoro si è data da fare per trovarlo; di chi non può biologicamente avere figli, ma li pretende; di chi non ha una casa, e allora la occupa abusivamente; di chi ruba nella metropolitana, ma rivendica il diritto alla privacy”, afferma ancora, come recita anche la scheda relativa al libro in vendita anche su Amazon.