“Non credo che l’amore sia cambiato piuttosto, credo ciò che deve modificarsi è il mondo reale che, al contrario, non è cambiato abbastanza”. Erica Jong, stimata scrittrice statunitense (il suo paura di volare del 1973 fece il giro del mondo), intervistata dallAdnKronos, è in Italia per presentare il suo nuovo libro (che si prospetta davvero interessante) edito da Bompiani: ’Donna felicemente sposata cerca uomo felicemente sposato’. “Se ci guardiamo intorno, vediamo donne maltrattate all’interno del matrimonio, oggetto di percosse spiega la scrittrice – Vediamo anche donne che non hanno accesso alla contraccezione, che non hanno piacere nella loro vita e sono molto tristi. Basta guardare alla situazione delle donne nel mondo arabo. Nel mondo molto deve cambiare. La violenza contro i bambini e le bambine, ad esempio, è qualcosa che mi turba in profondità. Eppure desideriamo essere compresi, vogliamo essere conosciuti, vogliamo dei legami. Vogliamo vivere con persone che siano grado di rispettarci, di stimolarci e che ci sia capaci di farci ridere. Ma non c’è niente di nuovo rispetto al passato: era quello che cercavano i miei genitori, quello che hanno cercato i miei nonni, che hanno cercato le mie sorelle e che cerca mia figlia”. La Jong torna poi alle tematiche femminili, argomenti che lei tratta e studia ormai da una vita: “Mi renderebbe molto felice sapere di avere contribuito all’emancipazione delle donne che adesso possono avere una vita migliore, più libera. Sarei felice di sapere che i miei libri abbiano contribuito a rendere le donne in grado di parlare in modo più sincero dei loro sentimenti e capaci di esigere onestà e sincerità dai loro partner. Sono sempre felice quando le persone mi dicono che la lettura di ’Ho paura di volare’ le ha aiutato a cercare i loro sogni confida – Alle mie lettrici vorrei dire che sono molto di più di quello che pensano. Credo nelle donne feroci. Perché scriviamo sempre opere su Cleopatra? Perché era feroce, voleva il potere. Queste sono le donne che ammiro”. Il suo nuovo romanzo racconta come sempre il quotidiano e le sue nevrotiche sfaccettature: Vanessa, depressa dalla morte dei suoi, ed angustiata dalla malattia del marito, cerca voglia di vivere, di ritrovare se stessa attraverso Zipoless.com, un sito di incontri occasionali. Nella versione in lingua, il romanzo è titolato Paura di morire”: Credo che il titolo abbia scelto me spiega la scrittrice – sono i libri a scegliermi. Scrivo quello che sento di dover scrivere. Questo è un libro che ha avuto una gestazione molto lunga. La vita mi interrompeva costantemente: mia figlia ha avuto tre bambini, i miei genitori stavano invecchiando, è morto il mio cane. Quasi è morto mio marito. Ho avuto da fare. E in tutto il tempo ho cercato di scrivere, ma non è stato facile”.
Max
