Il quotidiano Repubblica ha pubblicato oggi, venerdì 19 giugno, un intervento di Fayez al-Sarraj, il capo del Consiglio presidenziale della Libia, in cui chiede aiuto all’Europa e all’Onu per sconfiggere definitivamente l’esercito di Khalifa Haftar, l’uomo forte della Cirenaica, cacciato da Tarhuna due settimane fa.
“Il nostro governo non si arrenderà mai e non permetterà che in Libia sorga una dittatura”, ha scritto Sarraj, chiedendo alle Nazioni Unite un ulteriore sforzo per “unire i libici e lavorare a una soluzione politica”. Sarraj ha poi ricordato “i rapporti storici con l’Italia” e l’interesse di coltivare le relazioni politiche ed economiche con il nostro paese.
Libia, le mani di Erdogan su Tripoli
La realtà però è ben diversa. Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan è il vero vincitore della guerra in Libia. Il suo appoggio a Sarraj è stato stato provvidenziale per liberare l’assedio di Tripoli da parte di Haftar, sostenuto da un Vladimir Putin più interessato a giocare la partita sul campo diplomatico che su quello di battaglia. Il ‘sultano’ ha già messo le mani sulla Tripolitania ed è pronto a spartirsi la Cirenaica con la Russia. Come scrive Marco Ansaldo, sempre su Repubblica, la vittoria turca passa attraverso la ricostruzione di “strade, armi, pozzi” e di alcune aree della capitale. Ma soprattutto petrolio, tanto petrolio e basi militari in un’area strategica del Mediterraneo.
Mario Bonito