LIBIA: AVANZA ISIS, A SIRTE PRESA CENTRALE ELETTRICA

     

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    Il Parlamento di Tobruk, riconosciuto internazionalmente, boccia la proposta Onu per la formazione di un governo di unità nazionale e dice no alla partecipazione dei propri delegati agli ulteriori colloqui previsti in Germania. Lo riferisce la Reuters online. “La maggioranza dei deputati ha votato contro”, annuncia Tareq al-Jouroushi. Intanto l’Isis ha conquistato una centrale elettrica nella zona ovest di Sirte, in Libia, dopo violenti combattimenti con le forze di Misurata. Lo annunciano i jihadisti. I media libici confermano citando fonti delle milizie di Misurata. L’avanzata ha rotto l’assedio, consegnando all’Isis il pieno controllo dell’area. In un messaggio del “Welayet Tripoli”, lo “Stato” islamico di Tripoli, rilanciato su internet si afferma che “i soldati del califfato hanno preso d’assalto la centrale a vapore che gli atei di Fajr Libya”, le milizie islamiche al potere a Tripoli, “occupano all’ovest di Sirte. Con tutte le nostre armi, la centrale è controllata su tutte le direttrici grazie a Dio e alla sua potenza. Anche la città di Sirte è totalmente libera, grazie a Dio”, si afferma ancora nel testo confermando la conquista dell’importante porto libico al centro dell’omonimo golfo. Minacce ai drusi nella Siria meridionale e anche ad Israele, se decidesse intervenire in loro difesa, sono state pronunciate da un esponente dell’Isis, in una telefonata registrata ieri dalla tv di Stato israeliana. ’’Abbiamo armi sufficienti e siamo pronti ad entrare non solo a Sweida (una provincia drusa, ndr), ma anche negli Usa’’ ha detto l’emiro Abu Yasser al-Sahrawi, un ufficiale Isis di origine beduina; ’’Abbiamo combattenti kamikaze ovunque’’. Se Israele intervenisse ’’cadrebbe, proprio come la città di Dara’’.