Libia, dal vicepresidente Maitig arriva lultimatum nei riguardi del generale Haftar: si fermi. Ammonimento anche allItalia: accusata di un certo interesse. LItalia deve fare di più, questa è la tesi. E tesi sono, al momento, inevitabilmente, i climi che si respirano intorno alla più che aperta e serratissima questione libica: in tutta la Libia e a Tripoli in particolare lansia e la preoccupazione si tagliano con un coltello, e sono ben al di là della soglia di sopportazione. La paura sale al salire delle ostilità. E le parole del vice presidente, del resto, non aiutano a stemperare la questione.
Libia, aut aut a Haftar. Maitig: “Haftar si fermi. Questo è un colpo di stato.
Parole ferme, risolute e gravi tanto quanto è grave la situazione in Libia in generale. Perchè, appunto, è dalle azioni del generale Haftar che parte il vice presidente Maitig per chiarire la gravità di una questione al momento fosca, anzi, nerissima. “Haftar si fermi, dice appunto il vicepresidente del governo libico che poi lo ammonisce senza mezzi termini. “Questo è un colpo di stato, se non si ferma lo annienteremo“.
Con queste decise parole viene dunque bollata lazione del generale Khalifa Haftar che, secondo le versioni governative, ha perpetrato un tradimento nei riguardi del popolo libico e se non porrà fine alla propria iniziativa al cospetto delle forze militari di Tripoli allora il governo interverrà con tutta la forza di cui è dotato. Annienteranno ogni minaccia militare proveniente dalle sue forze armate. Lultumatum è stato lanciato senza mezzi termini in un intervento giornalistico a La Stampa ed a parlare è stato Ahmed Omar Maitig, attuale vicepresidente del Consiglio presidenziale del Governo di accordo nazionale libico (Gna). Maitig è anche uno dei leader del gruppo di Misurata, che è poi il corpus militare più operativo nel contrassalto verso il generalre Haftar. “Noi siamo il governo legittimo della Libia. Questo è un colpo di Stato non c’è altro modo per definirlo. Lui vuole prendere il controllo della Libia e vuole essere a capo di un suo governo militare, vuole instaurare una giunta, una vera e propria dittatura. Noi siamo per la democrazia e per le elezioni”, afferma Maitig.