Delle serie arrivano i nostri, anche le forze aeree usa hanno fatto il loro debutto nei raid in Libia. E lo hanno fatto in grande stile centrnado diverse postazioni del sedicente Stato Islamico (Is) ubicate a Sirte. I raid, ha spiegato il Pentagono annunciando il coinvolgimento degli usa, sono stati effettuati su richiesta del governo libico, di supporto allavanzata dellesercito locale impegnato in aspri combattimenti contro i miliziani del Califfato. “Altri bombardamenti continueranno a prendere di mira l’Isis a Sirte per consentire al governo di unità libico di compiere un’avanzata decisiva e strategica”, ha poi annunciato ai media Peter Cook, portavoce del Pentagono. Era stato il premier libico Fayez Serraj, ad annunciare limminente sortita Usa, dichiarando di aver richiesto il supporto aereo alla coalizione di nazioni guidata dagli Stati Uniti: “Sono stati effettuati i primi raid aerei Usa contro postazioni dell’Is a Sirte su richiesta del Consiglio presidenziale del governo di concordia nazionale libico – aveva preannunciato al-Serraj – I raid avranno una durata limitata” e evidenziando come le prime operazioni abbiano inflitto pesanti perdite tra le fila dei jihadisti dell’Is. Dal canto suo lItalia, oltre che a valutare con ottimismo i raid, attraverso la Farnesina fa sapere che “le operazioni aeree avviate oggi dagli Stati Uniti su alcuni obiettivi di Daesh a Sirte, avvengono su richiesta del governo di unità nazionale, a sostegno delle forze fedeli al governo, nel comune obiettivo di contribuire a ristabilire la pace e la sicurezza in Libia”. Del resto, come ricordano dalla Farnesina, l’Italia sostiene il governo guidato dal premier Fayez al Serraj e lo incoraggia dalla sua formazione a realizzare le iniziative necessarie per ridare stabilità e pace al popolo libico”. Il sostegno italiano a questa operazione, prosegue la nota del ministero degli Esteri, “si è concretizzato in forme diverse nel corso degli ultimi mesi, in particolare attraverso importanti operazioni umanitarie per la cura dei combattenti feriti e a beneficio delle strutture sanitarie del Paese”. Dunque il nostro paese “apprezza gli sforzi che il governo di unità nazionale e le forze a lui fedeli stanno conducendo per sconfiggere il terrorismo, in particolare l’operazione Bunyan al Marsous per liberare la città di Sirte da Daesh”.
M.