LEZIONI A RISCHIO PER TRE MILIONI E MEZZO DI ALUNNI DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA E PRIMARIA

Cominciamo proprio bene! Nemmeno il tempo di salutare il 2018, ed ecco che quello indicato come ‘il primo giorno di scuola dell’anno’ già è saltato. ’’La protesta è stata organizzata a seguito della discussa sentenza prenatalizia dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato che ha messo fuori dalle GaE i docenti con diploma magistrale, condannandoli alla precarietà: come risposta, in corrispondenza del primo giorno di scuola dell’anno, domattina migliaia di maestre e di maestri incroceranno le braccia’’. Così spiega infatti una nota diffusa dall’Anief, in merito al primo sciopero dell’anno, che ha registrato – ovviamente – un vero e proprio record di adesioni, con lezioni a rischio per tre milioni e mezzo di alunni delle scuole dell’infanzia e primaria. ’’Molti di loro – prosegue la nota – con mezzi propri raggiungeranno il Ministero dell’Istruzione, per partecipare alla manifestazione indetta dall’Anief tra le ore 9.00 e le ore 13.00. Sono previsti, contemporaneamente, sit-in anche davanti gli Uffici Scolastici Regionali di Torino, Milano, Bologna, Palermo, Cagliari, Catanzaro e Bari. La richiesta del sindacato è quella di confermare nei ruoli dello Stato i 6mila neoassunti con riserva che hanno superato o stanno superando l’anno di prova e assumere i 44mila colleghi inseriti con riserva nelle GaE, i quali da molti anni insegnano ormai nelle nostre scuole’’. Come tiene a sottolineare Marcello Pacifico di Anief-Cisal, ’’Tra poche ore le famiglie italiane si accorgeranno cosa vuol dire perdere il maestro del proprio figlio dopo diversi anni, per colpa di una sentenza che non doveva neanche essere pronunciata, vista l’assenza di un conflitto di giudicato per una categoria, composta appunto dai docenti della scuola dell’infanzia e primaria, che è stato volutamente dimenticato dal Governo e dal Parlamento, anche con l’esclusione dal piano straordinario di assunzioni come dal nuovo sistema di formazione e reclutamento. Se un titolo è considerato abilitante e valido per partecipare ai concorsi, come tutte le altre abilitazioni conseguite entro il 2011 – osserva Pacifico – deve essere valido per inserirsi nelle graduatorie ad esaurimento. Bisogna riaprire subito le GaE e permettere l’incontro tra domanda e offerta, per non permettere la moltiplicazione di quei corsi e ricorsi che la stessa Ministra Valeria Fedeli invita ad evitare. Già in due occasioni le GaE sono state riaperte dal Parlamento, nel 2008 e nel 2012, senza attendere il parere dell’Avvocatura dello Stato, peraltro ancora in ingiustificato silenzio. La politica deve assumersi le sue responsabilità, dopo il fallimento del tavolo di confronto richiesto dai sindacati in scadenza di mandato. In caso contrario, la mobilitazione continuerà e partiranno le nuove azioni legali, per annullare in Europa o in Cassazione la sentenza della Plenaria’’.
M.