“Dobbiamo essere sicuri che questa sia l’ultima pandemia e questo deve essere l’obiettivo della Dichiarazione di Roma, mettere fine a questa pandemia e prepararci per evitare nuove eventuali emergenze”. Così, dopo aver rimarcato “che L’Italia è stata l’epicentro della pandemia non solo in Europa, un anno fa il mondo è stato preso alla sprovvista: un anno dopo parte un nuovo capitolo per la salute pubblica”, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha tenuto a ribadire l’importanza del documento che questo Global Health Summit si appresta a ratificare.
Leyen: “La dichiarazione di Roma rappresenta un’importante pietra miliare per i diritti”
Oggi, ha proseguito, ”La dichiarazione di Roma rappresenta un’importante pietra miliare in questo percorso comune. Dobbiamo rafforzare gli sforzi per dare accesso ai vaccini ai Paesi con redditi medio-bassi, e come Europa faremo la nostra parte”.
Leyen: “Stiamo lavorando strettamente con i nostri partner per fornire vaccini ai Paesi più poveri”
Nello specifico, ha tenuto a precisare la numero uno di Bruxelles, “Stiamo lavorando strettamente con i nostri partner industriali per fornire vaccini a questi Paesi”. Specificando che che un miliardo di dosi arriverà da BioNTech Pfizer, 200 da Johnson e Johnson e 100 da Moderna, la Leyen ha rimarcato che “Si sono appena impegnati a fornire 1,3 miliardi di dosi a questi Paesi nel 2021”.
Ma non solo, ha poi aggiunto, “L’Ue ha in programma di donare, entro la fine dell’anno, almeno 100 milioni di dosi di vaccino contro il coronavirus all’iniziativa globale di condivisione dei vaccini Covax”.
Max