Un continuo botta e risposta a distanza, quello che ieri, variando dai social, fino alle piazze (che li hanno ospitati), ha coinvolto il leader della Lega e quello del Pd. Altro che ‘equilibri’ interni alla maggioranza: dal green pass all’obbligo vaccinale, passando anche per le elezioni, fra Matteo Salvini ed Enrico Letta è comparsa una muraglia di cemento.
Ad ‘aprire le danze’ il Tweet al vetriolo di Salvini: “Più sedie vuote che cittadini stamattina per Letta e il Pd a Cosenza. Non spingete! Nello stesso momento, centinaia di persone insieme a me a Bovolone (Verona). Ecco il sondaggio vero”, scrive il leader del Carroccio, denunciando il vuoto di persone.
Ma Letta legge e replica subito: “Non ne azzecca una Salvini in questo periodo. Posto la foto per amor di verità. A Cosenza 33 gradi e le persone cercavano l’ombra in piedi alle 12. C’erano centinaia di persone a Cosenza come a Bovolone (20 gradi). E allora? Hanno senso queste penose polemiche costruite sul falso?”.
Poco dopo dalla piazza di Lamezia è invece il segretario dem ad attaccare: “Quante volte mi sono sentito rimproverare, quante volte mi sono sentito dire: ‘guarda Salvini, vai da Draghi, batti i pugni anche tu. Il Pd, lo dico con estremo orgoglio, è un partito responsabile. Sul green pass dicevano ‘Salvini ha dettato la linea’, invece è rimasto completamente all’angolo”.
Quindi, trovandosi in Calabria, l’ennesima stoccata definendo “inspiegabile il legame tra Salvini e Spirlì. Forse a Salvini serve per dire al Nord che gli stereotipi contro la Calabria sono reali. Che la Calabria si metta nelle mani di Salvini, che l’ha ridicolizzata in questi anni, vuol dire farsi male da soli. Io penso che da parte nostra dobbiamo pensare alla campagna elettorale e all’orgoglio che ci stiamo mettendo, per dare un segnale importante a tutto il mezzogiorno“
Nel frattempo anche Salvini ne ha da dire su Letta: “Letta, disperato per le piazze vuote in Calabria, e sapendo che il centrodestra vincerà con almeno 20 punti di distacco dal Pd, passa il tempo a insultare me, la Lega e i calabresi. Noi proponiamo ai cittadini progetti su come riportare la Sanità calabrese in mani calabresi, mettendo fine a commissariamenti sciagurati decisi a Roma. E poi nuove strade, a partire dall’allargamento della 106, e proposte concrete su nuovi porti e ferrovie, lavoro, scuole e sicurezza. Invece, la sinistra preferisce insultare e definisce Spirlì uno ‘stereotipo’: giudizio discriminante che sa di omofobia, altro che Ddl Zan! Proprio per questo ho scelto di chiudere la campagna elettorale nell’ultimo giorno, quello più importante, prima a Catanzaro e poi a Reggio. Letta si rassegni, la sinistra in Calabria starà all’opposizione per anni”.
Allora che il segretario del Pd commenta le elezioni nel capoluogo milanesi: “Vedo che Salvini sta molto lontano anche da Milano, non si è candidato credo dopo 25 anni, il candidato sindaco non sa nemmeno se arriva alla fine della campagna elettorale, oggi ha detto ‘io mi ritiro se non mi date soldi’. Io penso che, da parte nostra, dobbiamo pensare alla campagna elettorale e all’orgoglio che ci stiamo mettendo”.
Nel frattempo, giunto a Pordenone, guadagnato il palco Salvini esordisce: “Sono orgoglioso di quello che fanno le donne e gli uomini al governo del Friuli Venezia Giulia in nome e per conto della Lega… Noi siamo al governo e c’è quel detto: c’è la gazzella in Africa che ogni mattina si alza e sa che deve correre perché viene inseguita da un leone… Io mi alzo ogni mattina e so che ho a che fare con Letta e Conte… Ma corro anch’io perché serve per mettere giù qualche chilo”.
Poi, a sera, davanti a microfoni del Tg di Sky 24 Letta è invece passato ad evidenziare quelle che secondo lui sono differenti posizioni politiche all’interno della Lega: “non è un litigio tra comari, ma si tratta di posizioni politiche diverse. Il fatto che la collettività debba pagare i tamponi di chi non vuole vaccinarsi, essendo il vaccino gratuito, io lo trovo un tema sul quale è giusto discutere, la questione di strizzare l’occhio a chi non vuole vaccinarsi e caricare di costi la collettività, per via dell’atteggiamento irresponsabile di chi non vuole vaccinarsi, è un punto assolutamente determinante. La questione chiave è che c’è una differenza di posizioni, che c’è anche all’interno della Lega. Su green pass ad esempio Zaia e Giorgetti, sono su una posizione totalmente diversa da quella di Salvini, credo che debba chiarirsi la Lega. Noi sosteniamo il Governo e andiamo avanti su questa linea di responsabilità“.
Max