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“L’epidemia è soprattutto dei non vaccinati, e sta diventando preoccupante,” afferma il Prof. Galli

Spesso ad ogni sua dichiarazione, segue puntualmente una polemica. Ma in questa fase attuale di forte recrudescenza dei contagi, alla luce della sua esperienza ospedaliera (ricordiamo che è il Direttore struttura complessa – Malattie Infettive 3 – e medico dell’ASST Fatebenefratelli Sacco di Milano), oggi è tornato a parlare di Covid su Raitre (ad Agorà), affermando che “L’epidemia è soprattutto dei non vaccinati, la sua portata comincia a diventare preoccupante dal punto di vista della sua rilevanza“.

Galli: “Per i vaccinati sarebbe grave se scelte non responsabili dovessero provocare danni al di là del numero di casi”

Ma non solo, il ‘vulcanico’ infettivologo ha ulteriormente affondato il ‘dito nella piaga’, aggiungendo che “Non vorremmo trovarci nella condizione di dover mettere gli ospedali a lavorare a scartamento ridotto su tutto il resto. Sarebbe grave per il cittadino che si è vaccinato e per la collettività se scelte non responsabili dovessero provocare un danno al di là del numero di casi“.

Galli: “Non credo che la gestione del green pass possa essere retta dalla ripetizione del tampone”

Poi il Prof. Galli ha affrontato il capitolo green pass: “Sono sempre stato perplesso sui tamponi, non credo che la gestione del green pass possa essere retta dalla ripetizione del tampone: non ha molto senso. Forse da questo punto di vista, considerando quello che stanno facendo anche altri paesi, va rivalutato il ruolo della presenza degli anticorpi. In Austria chiudono in casa le persone che non hanno i vaccini o non hanno anticorpi”.

Galli: “L’inattendibilità dei test sierologici è una leggenda che prima o poi va sfatata”

Tuttavia l’esperto dell’ospedale Sacco tiene a replicare quanti, fra i suoi collegi, ritengono inattendibili sia i test che le analisi sierologiche, riguardo l’accertamento della presenza di anticorpi: “E’ una leggenda che prima o poi va sfatata. Noi stiamo basando tutte le decisioni su una serie di studi che considerano in modo preciso e definito la presenza di una risposta anticorpale”.

Galli: “Vaccinare i minori? I rischi legati all’infezione sono assai superiori ai rischi della vaccinazione”

Riguardo infine la vaccinazione dei minori, Galli afferma che ”Tra bambini e adolescenti ci sono stati pochi morti rispetto ai 78mila decessi avvenuti tra gli ultraottantenni. Ci sono stati però 15 morti nella fascia 0-9 anni e 21 morti tra i 10 e i 19 anni. Sono irrilevanti? Ritengo di no. Bisogna impedire al virus di diffondersi tra i più giovani. I rischi legati all’infezione sono assai superiori ai rischi della vaccinazione anche per le fasce più giovani della popolazione, esposte ad un virus che, in termini di long covid e di processi infiammatori, non si sa cosa possa provocare“.

Max

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Max Tamanti