Leonardo accelera sulla trasformazione digitale dell’industria dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza (Ad&S) e consolida su Genova il Polo di competenza nazionale da cui sviluppare i principali programmi e processi del Gruppo. Obiettivo di Leonardo è “accrescere la competitività tecnologica e di prodotto” puntando sulla “data-driven economy” e “la valorizzazione del dato” per rafforzare le attività core dell’azienda e attuare la trasformazione digitale. È questa la nuova frontiera, l’ “anima pulsante”, come l’ha definita l’ad Alessandro Profumo, che vede impegnato Leonardo e sulla quale si è focalizzata la presentazione del Polo per la digitalizzazione a Genova, dove, nella Torre Fiumara, il colosso italiano ha installato il davinci-1, il nuovo supercomputer di Leonardo inserito tra i primi 100 al mondo per potenza di calcolo e prestazioni. Presenti oggi nel capoluogo ligure, oltre all’ad Profumo, Carlo Cavazzoni, responsabile Hpc davinci-1, e Tommaso Profeta, responsabile della divisione Cybersecurity. La spinta alla digitalizzazione di Leonardo, in coerenza con il piano strategico Be Tomorrow 2030, “si fonda e sviluppa dalla sinergia di competenze e infrastrutture chiave” a partire dall’Hpc-High Performance Computer davinci-1, “dotato di un’architettura che integra la flessibilità del cloud con le capacità di supercalcolo e dalle tecnologie in ambito cyber sicurezza”. Asset strategici al centro dei Leonardo Lab, la rete di Ricerca e Sviluppo di lungo periodo a più alto contenuto innovativo, focalizzata su otto aree di ricerca e che vede coinvolti circa 60 giovani ricercatori.
Oggi, è stato sottolineato nel corso dell’incontro a Genova, la frontiera della digitalizzazione dell’industria dell’Ad&S “è rappresentata dalla realizzazione di gemelli digitali (digital twin) delle proprie piattaforme e tecnologie per accelerare la progettazione, migliorare le performance, ottimizzare la manutenzione in chiave predittiva, incrementare le potenzialità di simulazione (fino alla possibilità della certification by simulation in ambito aerospaziale) e virtualizzare l’addestramento”. La modellizzazione dei comportamenti di prodotti come ad esempio i velivoli, sia ad ala fissa che ad ala rotante, attraverso big data, simulazione numerica e Ia sono per Leonardo “il punto più avanzato in questa direzione”. La capacità di “elaborare e correlare le informazioni provenienti dai prodotti in uso e dalle simulazioni in ambiente virtuale” sta consentendo a Leonardo di “accelerare la progettazione e l’innovazione sui materiali (leggerezza e resistenza), sulla performance (aerodinamicità e risparmio energetico) e sul customer care (training alla manutenzione e dei piloti in realtà aumentata)”. Il colosso ha rilevato che “l’utilizzo di queste tecniche nell’analisi dei dati di volo ha consentito, ad esempio, di sviluppare applicazioni evolute per la gestione delle flotte di elicotteri (circa 5.000 unità nel mondo) che ottimizzano le prestazioni e le attività di manutenzione”. La manutenzione “fa un passo decisivo verso la predictive maintenance” e “le capacità di supporto da remoto” attraverso piattaforme digitali collaborative basate anche su dispositivi di realtà aumentata. “Per i velivoli ad ala fissa l’analisi predittiva attraverso sensori e sistemi elettronici di precisione si sta allargando alla valutazione dinamica dei singoli componenti del velivolo” ha aggiunto Leonardo spiegando che l’obiettivo è quello di “accelerare la cosiddetta ‘digital transformation’ delle attività e dei processi tecnici del supporto logistico” ed offrire “l’infrastruttura adatta alla progressiva implementazione di strumenti di intelligenza artificiale orientati ad un continuo miglioramento dell’efficienza ed efficacia delle operazioni manutentive”. La simulazione del decollo e atterraggio simultaneo di più elicotteri su portaerei e i modelli predittivi della formazione di ghiaccio sulle ali “sono due degli esempi più significativi delle applicazioni sviluppate nell’ambito della creazione di modelli virtuali” ha rimarcato il colosso tecnologico. L’insieme di tutte queste competenze, ha aggiunto inoltre Leonardo, “è alla base dello sviluppo della nuova generazione di velivoli concepiti come ‘sistema di sistemi’ in grado di elevata interconnessione con altri sistemi e di inter-operabilità anche con piattaforme unmanned”. “La simulazione numerica combinata con l’analisi dati nella prospettiva del digital twin interessa anche le filiere produttive” e in questa direzione Leonardo ha ricordato che sta portando avanti “un progetto di digitalizzazione e interconnessione dei processi di progettazione e produzione della linea di produzione dei velivoli Atr” dello stabilimento di Pomigliano d’Arco, alle porte di Napoli.
L’High Performance Computing (Hpc), i dati, l’Intelligenza Artificiale e la cyber resilienza “sono asset strategici alla base dell’attuale rivoluzione industriale digitale, su cui è necessario investire e far confluire un ecosistema sempre più ampio di soggetti pubblico-privati, con l’obiettivo di presidiare al meglio questa fase critica di sviluppo, elemento chiave per una crescita che sia sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale”. Questi asset, ha rilevato Leonardo, “quando arricchiti con nuove competenze, possono risultare determinanti anche in nuovi ambiti industriali e applicativi, tra cui la sanità, considerata la necessità di avere dati condivisi e sicuri (fascicolo sanitario elettronico), applicazioni di telemedicina (robotica riabilitativa e chirurgica), analisi predittive ed epidemiologiche (gestione epidemie, medicina di precisione, genomica). Settore che a Genova vede uno dei territori più specializzati e fertili di sviluppo”. In questo ambito Leonardo ha ricordato che “partecipa attivamente a progetti, frutto di specifici accordi, tra i quali la collaborazione con Dompé Farmaceutici per la realizzazione del primo nucleo di infrastruttura nazionale di sicurezza sanitaria digitale
con architettura cloud, con Movendo Technology, azienda biomedicale e, infine, con Iit ai laboratori di Human technologies, oltre a partecipare a progetti europei di ricerca in ambito Digital Health”.
Intanto avanza nei Leonardo Labs una delle frontiere più prospettiche legata alle attività di ricerca su robotica e quantum computing. Due settori che costituiscono “un acceleratore tecnologico e un elemento chiave per lo sviluppo del business in più domini: dalla cyber security all’elettronica per la difesa fino allo spazio” spiega Leonardo. In particolare a Genova – dove oggi Leonardo ha presentato il polo di competenza nazionale per la digitalizzazione dell’industria dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza (Ad&s) – nella robotica, i progetti in essere, realizzati in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia e l’Università degli Studi di Genova, riguardano la realizzazione di robot adattivi da utilizzare in ambiti produttivi complessi, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza degli operatori, la flessibilità degli utilizzi in ambienti non strutturati, situazioni non previste e condizioni ambientali critiche, e la capacità di agire in autonomia. Le principali applicazioni sono in ambito aerospaziale, di protezione civile, sicurezza e difesa. Inotre, g
arantire la sicurezza informatica è indispensabile per estrarre tutto il valore contenuto nei dati assicurando la continuità operativa è un obiettivo strategico che traguarda Leonardo a Genova, dove si trova uno dei nodi chiave della rete dei centri di cyber security del nostro colosso tecnologico dell’aerospazio. Proprio nel capoluogo ligure, Leonardo, oltre che a Roma, Chieti, Firenze, Milano e Bristol, progetta e sviluppa soluzioni per proteggere sia il patrimonio informativo aziendale, sia infrastrutture strategiche e istituzioni dalle minacce multidominio, contribuendo alla loro digitalizzazione sicura. Sono oltre 5.000 le reti e 70.000 gli utenti cyber-protetti da Leonardo in 130 Paesi. Solo in Italia, vengono monitorati circa 90.000 eventi di sicurezza al secondo e gestiti oltre 1.500 allarmi al giorno. In questo ambito, spiega l’azienda italiana globale ad alta tecnologia, le tecnologie di “digital twin vengono utilizzate per la virtualizzazione delle infrastrutture informatiche da proteggere e per test di prodotti e soluzioni per rispondere agli attacchi cibernetici”.