Nel corso di una conferenza stampa tenuta stamane alla Camera, la leader di Fdi, Giorgia Meloni, ha presentato una sua proposta relativa alla nuova legge elettorale, mirata al rafforzamento del ‘maggioritario’. Secondo la leader di Fdi infatti, “basta tenere in piedi i 340 collegi uninominali già previsti dall’attuale legge, il Rosatellum, e si arriva a tenere una quota di maggioritario che riguarda il 60% degli eletti“, dando per scontato il taglio dei parlamentari per effetto del referendum.
Secondo la Meloni “basta tagliare la quota del proporzionale – presente nella legge – La sera del voto si ha una maggioranza che può esprimere il governo”. Inoltre, aggiunge ancora la leader di Fdi, ”Noi introduciamo anche il premio di maggioranza, cioè se abbiamo una coalizione che arriva al 40% elegge il 50% dei parlamentari“.
Meloni: “Urge una sintesi anche con gli alleati”
Ovviamente, l’idea di ‘rinfrescare’ la legge elettorale, virando verso il maggioritario, è un progetto che la Meloni tiene a condividere con l’opposizione, e spiega quindi che “vorremmo trovare una sintesi anche con gli alleati, ma sempre con il vincolo di un sistema maggioritario. E’ la nostra proposta, ma Fdi punta a trovare una sintesi con gli altri partiti del centrodestra, sia Lega che Fi hanno espresso contrarietà al proporzionale, vedremo che sintesi riusciremo a costruire, spero che presenteremo questa proposta insieme, mediandola, continuando a denunciare la vergogna della legge salva-inciuci che vuole la maggioranza”.
Meloni: “Vogliono fare una legge elettorale salva-inciuci”
La leader di Fratelli d’Italia tiene a rimarcare che “Dobbiamo garantire che chi governa sia scelto dai cittadini. Con la nostra proposta gli italiani possono decidere e votare consapevolmente”. Ma dalla ‘parte opposta’ le cose non stanno così, denuncia, “Vogliono fare una legge proporzionale, mantenendo liste bloccate per il 100% degli eletti, sono scioccata… Vogliono fare una legge salva-inciuci”.
Quindi conclude affermando che “Con il proporzionale non sei vincolato a nulla, non alle alleanze, non ai programmi. Anzi: ci riportano nelle paludi della prima Repubblica”.
Max