Il Senato si appresta ad approvare la Legge di Bilancio entro la settimana, con l’attenzione centrata sul taglio del cuneo fiscale. La misura, confermata anche per il 2024 dal governo Meloni, ha destinato circa 10 miliardi di euro all’abbassamento delle tasse sul lavoro.
Il testo prevede, in via eccezionale, un’esenzione, senza impatti sulla tredicesima, sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti per il periodo gennaio-dicembre 2024. L’esonero sarà del 6% per retribuzioni mensili inferiori a 2.692 euro, al netto della tredicesima. Un ulteriore punto percentuale sarà aggiunto se la retribuzione mensile è inferiore a 1.923 euro, senza impatti sulla tredicesima. Questa agevolazione sarà riservata ai lavoratori con reddito fino a 35.000 euro.
In termini pratici, ciò si traduce in un notevole taglio dei contributi previdenziali per i dipendenti con reddito fino a 35.000 euro. Per chi guadagna fino a 25.000 euro, il taglio sarà del 7%, mentre per la fascia tra i 25.000 e i 35.000 euro sarà del 6%. Il taglio previene un aumento degli stipendi di circa 100 euro al mese. La decisione di confermare questa misura ha impattato sulle risorse disponibili, sollevando interrogativi sulla sostenibilità futura delle agevolazioni per redditi più bassi.