Mentre venivano disposti i domiciliari per altre sette persone, tra cui lattuale responsabile dellUfficio Tecnico del Comune di Santa Maria Capua Vetere Roberto Di Tommaso, i Carabinieri del gruppo investigativo di Caserta perquisivano le abitazioni a Roma e Terevola e lufficio nella sede del Consiglio Regionale di Graziano. Il quale si è autosospeso dal Pd pur rimanendo consigliere regionale e dichiarandosi totalmente estraneo ai fatti.
Altro elemento in mano agli investigatori è il versamento effettuato a Di Muro, a Di Tommaso e al componente della commissione di gara Vincenzo Manocchio, da parte dei due imprenditori Guglielmo La Regina e Marco Cascella, ora agli arresti domiciliari, rappresentanti legali delle società Archicons Srl e Lande Srl, la prima responsabile delle progettazione dei lavori a Palazzo Teti e la seconda aggiudicataria dellopera da oltre due milioni di euro. La tangente ammonta a ben 100 mila euro, ma è stata abilmente mascherata da una serie di false fatture emesse da altre due società, i cui capi sono tra gli indagati dellinchiesta.
Che Di Muro sia un caso sporadico di ex primo cittadino campano legato alla criminalità organizzata non è purtroppo vero. Pio Del Gaudio, ex sindaco di Caserta, arrestato nel 2015 e poi scarcerato, e Michele Griffo, ex sindaco di Trentola Ducenta, sono altri due casi di politica avvelenata dalle mafie. Altre inchieste anti-camorra della Dda hanno poi portato all’arresto nei mesi scorsi dell’ex sindaco di Orta di Atella, Angelo Brancaccio, e dell’ex sindaca di Roccamonfina, Letizia Tari mentre a Villa di Briano, l’ex sindaco, Dionigi Magliulo, indagato, si è dimesso dopo l’arresto per reati di camorra del fratello, funzionario comunale.
I commenti del Pd e dei partiti dopposizione non sono naturalmente mancati.
Guerini, vicesegretario del Partito Democratico si augura che sia fatta chiarezza il più presto possibile dalla magistratura, verso la quale nutre totale ed incondizionata fiducia.
Dalle opposizioni parole più dure, che scatenano bufera sul governo. Così Luigi Di Maio (M5S): Il presidente del Partito Democratico campano è indagato per camorra. Piccolo dettaglio: fino all’anno scorso era anche consulente del governo Renzi”. E gli dà corda Alessandro di Battista che in un tweet accusatorio rivolto al Presidente del Consiglio mostra la sua indignazione, mentre Matteo Salvini, da Philadelphia commenta: “Mentre ascolto e incontro tanti imprenditori italo-americani con voglia di fare e onesti giovani in fuga dall’Italia, da Roma arrivano notizie di altri arresti e indagati a carico del partito al governo per reati gravissimi e collusione con la criminalita’ organizzata. Che tristezza…”.
Il quadro della situazione non è effettivamente allegro e, se ogni accusa dei pm dovrebbe essere confermata, getta una luce davvero inquietante e preoccupante sullamministrazione pubblica italiana.