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Legambiente: Roma-Viterbo tra le peggiori linee d’Italia

La Roma-Viterbo tra le peggiori linee d’Italia: cinquanta corse saltate al giorno, 5mila treni soppressi. Sciorinando i dati sullo stato di salute delle ferrovie italiane, Legambiente boccia impietosamente la tratta Roma Nord, che collega piazzale Flaminio a Viterbo tramite Civita Castellana e i comuni dei Cimini.

Sulla linea, gestita da Atac ma prossima a passare a Cotral in estate, sono stati circa 5 mila i treni soppressi nel 2020, con punte di 100 corse saltate al giorno sulle 190 totali tra urbane ed extraurbane. Numeri e disagi spesso denunciati dal Comitato pendolari della Roma Nord.

Pessimi anche i dati del 2021: soppressioni di corse pari a una media di 50 al giorno. L’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa), da mesi ha chiesto lumi ad sullo stato di funzionalità e sicurezza dei mezzi e delle stazioni.

Per Legambiente, la Roma Nord, come anche la Roma-Lido, sono esempi dello stato deficitario dei trasporti ferroviari nel Lazio: con oltre 500 mila pendolari e circa 1300 corse al giorno, la seconda regione per servizio ferroviario totale è quella in cui si è investito di meno, 0,04% rispetto al bilancio, si vantano età medie dei convogli alte 16,8 anni ma in un territorio regionale con il record di presenza di doppio binario.

Il costo del biglietto, il più basso in assoluto con 2,60 euro per 30 km di percorso, sembra proporzionale alla qualità del servizio offerto. Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, invoca l’urgenza di ricorrere “all’opportunità straordinaria dei fondi europei per lo sviluppo del trasporto e cercare le risorse necessarie per avviare tutti i progetti oggi ancora in attesa di finanziamento”.