“Come sapete sono stato vittima della Bestia leghista in molte circostanze. E non mi sfugge che il capo della bestia – assieme a Salvini – fosse Luca Morisi. Non posso certo definirlo un amico, insomma. Ma proprio per questo trovo vergognoso il modo con il quale la vicenda Morisi è stata spiattellata sui giornali. Partecipare a ‘festini gay’ non è reato, ma la vita privata di Morisi è stata raccontata nei dettagli pur in assenza di un reato”. Lo scrive Matteo Renzi nella sua E-News.
“Si dirà: chi di Bestia ferisce, di Bestia perisce. Vero. Ma questa non è civiltà, questa è la barbarie. Abbiamo superato da secoli la filosofia della legge del taglione, occhio per occhio, dente per dente. I media, prima ancora che gli investigatori, dovrebbero riflettere su come garantire e difendere il diritto alla riservatezza dei cittadini. Anche se sono nostri avversari politici, soprattutto se sono nostri avversari politici, noi dobbiamo praticare la civiltà. Noi non siamo la Bestia. E quindi possiamo dirlo ad alta voce: ciò che ha dovuto subire Morisi in questi giorni è una schifezza”, prosegue il leader di Italia Viva.
Renzi nella sua E-News si sofferma poi sugli appalti Covid: “Il vaccino dunque sconfigge il Covid. Ma contro il Covid c’è ancora molto da lavorare. E sugli appalti Covid c’è ancora molto da approfondire. Ne ho parlato in Controcorrente qualche mese fa e non ci credeva nessuno. Ora si inizia a capire meglio il contorno della vicenda cui mi riferivo. Ma è solo l’inizio. Questa vicenda è peggio di tangentopoli, vedrete. Ci tornerò pesantemente sopra nei prossimi giorni”.