Tre persone arrestate nell’ambito dell’inchiesta sul Lombardia Film Commission. Si tratta di tre commercialisti vicini alla Lega: Arturo Maria Scillieri, Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni.
I tre commercialisti sarebbero coinvolti nella compravendita di un immobile a Cormano, e si trovano al momento agli arresti domiciliari. Sui tre pendono varie accuse, dal peculato alla turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Arrestato nella circostanza anche Fabio Giuseppe Barbarossa, cognato di Scillieri.
“Siamo assolutamente tranquilli, finirà in nulla come tante altre inchieste che cercavano soldi in Russia, in Svizzera o in giro per il mondo che non c’erano” hanno comunicato gli indagati tramite il gruppo della Lega in enato.
Il collegamento dei tre arrestati con la Lega è tutto nello studio di Scillieri, domicilio dal 2017 del movimento “Lega per Salvini premier”. Di Rubba invece svolgeva il ruolo di revisore dei conti del partito di Salvini alla Camera. Ruolo da consulente invece per Barbarossa, nell’operazione mirata al drenaggio dei fondi pubblici per circa 800 mila euro, denaro che si sta cercando nell’inchiesta di rintracciare.
L’inchiesta è parallela a quella di Genova sui 49 milioni, e aveva visto a luglio l’arresto di Luca Sostegni, 62 anni, che gli investigatori ritengono la “testa di legno” dei tre commercialisti arrestati.