L’uomo trovato cadavere nella sua casa a Collepasso, vicino Lecce, sarebbe stato assassinato. Questo è ciò che emerge dai rilievi degli investigatori, che stanno cercando di accertare le circostanze del decesso di Antonio Leo, uomo di 89 anni morto dopo essere stato dato alle fiamme. L’allarme è stato dato dal figlio della vittima, un imprenditore locale che gestisce un’agenzia immobiliare situata nello stesso stabile dove viveva Antonio Leo.
L’anziano vedovo, che prima di andare in pensione faceva l’insegnante, è deceduto a causa delle ustioni dovute al fuoco, dopo che qualcuno lo ha cosparso di alcol per darlo alle fiamme. Quasi irriconoscibile, il cadavere dell’uomo è stato ritrovato nel proprio bagno, nell’appartamento in via Don Sturzo, quindi a pochi passi dalla caserma dei Carabinieri.
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Il figlio di Antonio Leo, l’uomo di 89 anni che è morto nel suo appartamento a Lecce dopo che qualcuno gli ha dato fuoco, dopo aver chiamato i carabinieri è stato ascoltato in caserma per diverse ore dai militari. Non è dato sapere se possa essere un sospettato per quello che, a quanto risulta, sembrerebbe essere stato un omicidio.
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E alla fine ha confessato, dopo un lunghissimo interrogatorio, il figlio di Antonio Leo. È stato proprio lui ad uccidere il padre, un anziano di 89 anni, nel modo orribile che era già stato noto, ovvero bruciato vivo dopo essere stato cosparso di alcol. Il movente dell’omicidio sarebbe una lite con il padre, finita nel peggiore dei modi. Ora il figlio, Vittorio Leo, 48enne agente immobiliare, è stato tratto in arresto.
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