Alla ripresa – ancora lenta e densa di reciproci veleni – dell’attività parlamentare, dopo settimane di comitati ed esperti a ‘vegliare’ sul Paese, come è cambiato l’indice di gradimento degli italiani nei confronti dei leader italiani? Un periodo costellato comunque di attacchi ed invettive, culminato col clamoroso j’accuse del premier nei confronti dell’opposizione, nel bel mezzo degli auguri di Pasqua, e delle novità legate all’attività dell’Eurogrupo.
Tuttavia, malgrado il ‘fuoco incrociato’, social in testa – la platea più malleabile dalle circostanze – Giorgia Meloni (benché scesa da 35 a 31 punti), è riuscita a ‘resistere’, posizionandosi in vetta a questa ‘graduatoria’ stilata dal ‘Cruscotto’ – il settimanale edito da Ipsos – incentrata sulle preferenze espresse da un campione di italiani (diviso per fasce d’età, condizioni sociali, ecc.), chiamato ad esprimere il proprio gradimento.
Tra i leader in quanto – per posizione istituzionale – ‘teoricamente’ super partes, è stato escluso il premier Giuseppe Conte.
Ciò che meraviglia, e qui hanno giocato un ruolo fondamentale sia i media che i social, è il clamoroso sorpasso di Luigi Di Maio (30 punti, + 10 in un mese), nei confronti di Mattei Salvini (con 2 punti in meno, oggi a 29).
Seguono quindi (perdendo 1 punto ciascuno), Nicola Zingaretti (28 punti), e Silvio Berlusconi (22). Infine Matteo Renzi che, rispetto alla precedente rilevazione, resta inchiodato a 10 punti.
Max