All’interno del Pd permane un tema a dir poco scottante del quale ‘tutti ‘sanno ma del quale, pubblicamente, tutti tacciono: la ‘fragilità dell’attuale leadership.
L’unico che ne ha avuto il coraggio di parlarne non molto tempo fa è stato il primo cittadino di Bergamo, Giorgio Gori il quale, senza fare nomi ma ‘esplicite’ allusioni, nel ribadire per l’appunto ‘l’evanescenza’ di Zingaretti, auspicò (in realtà indicandolo), nel suo successore un sindaco o meglio, un ‘governatore’, molto più a contatto con la ‘gente’, direttamente interessato dalle problematiche del quotidiano. Un’uscita che si beccò subito il pubblico ‘cazziatone’ di Franceschini.
Un personaggio che, per ovvi motivi, accese nella mente di qualsiasi persona attenta alle vicende politiche del Paese, il nome di Stefano Bonaccini, attuale governato emiliano, e presidente delle Regioni.
Così stamane, forse memori delle affermazioni di Gori, avendolo come ospite, quali di ‘Agorà’ – accesi ‘simpatizzanti’ del Nazareno – hanno colto l’occasione per domandare direttamente al governatore dell’Emilia se si vedrebbe nei panni di leader del Pd. La risposta, per quanto scontata, ”Non me ne frega niente, credo di aver già dato una bella mano al mio partito ad aver vinto qui, quello che dovevo fare l’ho fatto. Devo fare il presidente dell’Emilia Romagna, il mio da fare ce l’ho”, ha però indicato fra le righe un passaggio interessante: “Quello per cui spero di essere utile è un contributo di idee e di buon governo: qui abbiamo vinto perché avevamo governato bene”, ha affermato Bonaccini, rilanciando suo malgrado le imminenti Regionali che, per l’appunto, dovrebbero premiare quanti ‘hanno ben governato’.
Quindi, saggiamente, Bonaccini ha poi virato sul rientro nelle scuole a settembre: “Ci siamo arrivati un po’ lunghi – ha affermato – ma la complessità delle questioni da affrontare rispetto alla terribile pandemia”. Ed ancora, tanto per restare in ‘famiglia’, il governatore emiliano ha colto l’occasione per sottolineare (consolidando preziose ‘alleanze’) che ”Bisogna dire grazie cai ministri Speranza, Boccia e De Micheli che hanno colto la richiesta della Conferenza delle Regioni. Siamo preoccupati dal ritorno di milioni di studenti, insegnanti, lavoratori, dobbiamo programmare come farli tornare a scuola, vorremmo che tutti andassero in aula e per farlo serve garantire il trasporto pubblico locale”.
Siamo certi che sarà un tema del quale si tornerà presto a parlare…
Max