Iniziano i primi caldi, il sole scalda le nostre giornate e i fiori sbocciano. E’ quasi primavera. Diversa, perché non è possibile assaporarla sui prati o nei parchi, siamo costretti a immaginarla da casa. Ma la sua essenza si percepisce. Così come tutto quello che comporta: comprese le zanzare, che dopo il gelo dell’inverso tornano a far capolino nelle nostre vite.
E proprio la presenza di questi insetti ha fatto sorgere una domanda spontanea: le zanzare trasmettono il coronavirus? Il quesito deriva dalla certezza che questi insetti siano vettori di diverse malattie, anche molto pericolose: come febbre gialla, malaria e dengue. Insomma, una minaccia da non sottovalutare. Per quanto riguarda il coronavirus, però, gli esperti assicurano che il pericolo non sussiste. O almeno non è stato evidenziato da nessun esame.
Non è sbagliato infatti interrogarsi sulla possibilità di un possibile contagio provocato dalla puntura di una zanzara, che a sa volte potrebbe essere entrata in contatto con un organismo infetto dal COVID-19. Il coronavirus essendo una malattia respiratoria, assicurano gli esperti, si trasmette tramite contatto diretto o le goccioline derivanti da tosse e starnuti.
Dello stesso pensiero è ad esempio il virologo Burioni, che si è così espresso pochi giorni fa sulla possibile contagiosità delle zanzare al coronavirus: “Le zanzare sono animali pericolosissimi, che con la loro puntura possono trasmettere diverse malattie, dalla malaria alla febbre gialla. Non dobbiamo immaginare una zanzara come una siringa che prende il sangue e lo immette in altre persone, per essere in condizioni di infettare al suo interno deve replicarsi l’agente patogeno e questo non succede nel caso del coronavirus. La zanzara non viene infettata e quindi non può contagiare altre persone. Per fortuna, in questo caso le zanzare non hanno alcun ruolo”, ha assicurato Burioni, allontanando così il pericolo della trasmissibilità del coronavirus attraverso le zanzare.