Un altro elemento utile per capire gli umori degli elettori rispetto alloperato dei nostri istitutori, era rappresentato dalla presenza di diversi ministri nei collegi uninominali. Dunque vediamo come è andata. Al momento tra quelli che, senza recupero nel proporzionale, accederanno direttamente a Montecitorio, ci sono Pier Carlo Padoan (allEconomia), che a Siena è al 36,18%, con 279 sezioni scrutinate su 293. Quindi Graziano Delrio (Infrastrutture) il quale, con 180 sezioni su 205 scrutinate, è al 35,9% a Reggio Emilia. Bene anche Luca Lotti (Sport), al 40,54% ad Empoli, con 9 sezioni delle 260 complessive da scrutinare. Bologna non smentisce la sua vocazione dem e, resistendo, permette al senato Pierferdinando Casini (34,15%), di superando agevolmente Elisabetta Brunelli (27,97%), candidata del centrodestra. Salva anche la Boschi a Bolzano, che la spunta sulla candidata del centrodestra, Michela Biancofiore. Disco verde anche per Beatrice Lorenzin (Salute), che a Modena ottiene il 36,9 per cento con lo spoglio ultimato in 234 sezioni su 275. Bene nel collegio Camera di Roma 2, anche Marianna Madia (Pubblica amministrazione), al 37,48% – con meno del 20% di sezioni al completamento dello spoglio – rispetto al 33% di Maria Teresa Bellucci, del centrodestra. Cocente sconfitta nel collegio senatoriale di Nardò, nel Salento, quella di Massimo D’Alema il quale, fermo al 3,9, è relegato al quarto posto, dove si afferma la pentastellata Barbara Lezzi, davanti a Luciano Cariddi del centrodestra, e a Maria Teresa Bellanova del Pd. Non ce la fa nemmeno l’ex Iena Dino Giarrusso, in corsa con la casacca M5s. Tra i bocciati, brucia il terzo posto di Marco Minniti (Interno), che nel collegio di Pesaro, con 246 sezioni su 301 scrutinate, ottiene il 27,89%. Male anche Roberta Pinotti (Difesa), appena al 26,72% a Genova, con 424 sezioni scrutinate su 566. Lo stesso anche per Dario Franceschini (Beni Culturali), che a Ferrara raccoglie un insufficiente 29,12%. Infine, nel collegio uninominale Camera di Sassuolo, Claudio De Vincenti (Coesione territoriale), è terzo con il 27,64% mentre, a Pisa, Valeria Fedeli (Istruzione), tenta una rincorsa impossibile.
M.