Le tensioni del governo aumentano sul deficit di bilancio pianificato

Il Movimento a 5 stelle sta spingendo per un deficit di bilancio l’anno prossimo, triplicando l’obiettivo del precedente governo e portandolo a quasi il doppio di quello che il ministro dell’Economia Giovanni Tria è disposto ad accettare. Il partito vuole un deficit pari al 2,9 per cento del prodotto interno lordo, appena all’interno delle regole fiscali dell’Unione europea. Separatamente La Stampa ha riferito che Tria, un accademico con legami con il centro-destra, era pronta ad andare almeno all’1,5 per cento, rispetto al limite precedente dello 0,9 per cento dell’amministrazione, ma non molto più a causa dei timori di una svendita in Obbligazioni italiane Il partito a 5 stelle è venuto in ufficio tre mesi fa in una coalizione con la Lega di destra, promettendo sia un massiccio programma di stimoli di tagli fiscali, regole pensionistiche più semplici e un reddito minimo per i poveri. Il primo bilancio della coalizione dovrebbe essere svelato per intero entro la fine di ottobre, e un bilancio espansivo potrebbe accrescere le preoccupazioni degli investitori sul pesante debito italiano e rischiare un attacco speculativo ai suoi mercati finanziari. L’UE si aspetta uno “sforzo sostanziale” dall’Italia sulla sua prossima legge di bilancio, il commissario europeo per gli affari economici e finanziari Pierre Moscovici ha dichiarato venerdì al quotidiano finanziario italiano Il Sole 24 Ore.