Urge premettere subito che, al momento, non risultano esserci ne indagati e ne ipotesi di reato. Fatto è, che dopo l’interessamento della Corte dei Conti, a quanto pare la Procura romana starebbe indagando circa il mega acquisto – oltre 157 milioni di ‘pezzi’ – delle siringhe ‘lue lock’ (guidate nell’inserimento del cappuccio protettivo), acquistate dall’ex Commissario all’emergenza, Domenico Arcuri, e pagate 10 milioni di euro.
La scelta di tali dispositivi fu motivata dall’imminente campagna vaccinale, che avrebbe comportato ai sanitari un massiccio uso di siringhe, con il rischio di pungersi nell’incappucciare l’ago, dopo aver fatto il vaccino.
Il fascicolo, ora nelle mani del pm Antonio Clemente, sarebbe stato aperto a seguito dell’esposto firmato da Enzo Rivellini – parlamentare europeo di Fratelli d’Italia – il cui legale, avv. Ferrandino, scrive: “L’acquisto programmabile e non emergenziale è, certo, una vicenda degna di attenzione. Il costo delle siringhe ‘luer lock’ pagato dalla struttura commissariale è risultato decisamente più alto delle normali siringhe che in tutto il mondo si stanno usando”.
Max