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Le Sardine romane prendono le distanze da Ogongo

Arriva alle ore 18:25 circa il post di Ogongo in cui attacca i fondatori del movimento delle sardine, ad insaputa di tutte le persone che hanno organizzato la manifestazione di piazza San Giovanni del 14 dicembre 2019. Arriva dopo giorni di silenzi, di mancate risposte alle mille telefonate fatte e messaggi inviati. Arriva in un pomeriggio di un tiepido giorno di febbraio, dopo aver passato la mattina a rimuovere i moderatori del gruppo Facebook ‘Sardine di Roma’, di cui era volutamente unico amministratore. Non si può combattere contro i pieni poteri di un solo uomo al comando quando in realtà è ciò che si vuole. Certe che la foto scattata a Fabrica ha scatenato diverse reazioni, le sardine romane, ragionando con il modus vivendi che ha da sempre caratterizzato il movimento, riconoscendo il possibile errore di ingenuità, proseguono sicure che di quell’immagine non vada guardata la scatola ma il suo contenuto, fatto di arte e cultura. Ognuno è libero delle proprie scelte e proprietario dei propri pensieri”.
Ai giovani del gruppo romano delle Sardine non è piaciuto affatto quanto affermato da Stephen Ogongo il quale, senza troppi complimenti ha contestato l’incontro che i i fondatori bolognesi hanno avuto con Luciano Benetton: “I ragazzi del gruppo romano sono sconcertati ma uniti più che mai – si legge infatti nel post ‘romano’ – Consapevoli del lavoro svolto finora e convinti di poter andare avanti nel rispetto di quei valori che hanno ornato le nostre piazze per il bene di tutti. Le sardine di Roma si dissociano completamente da quanto scritto da Ogongo, che ha agito in solitaria ed esprime unicamente il suo pensiero“.
Max