Domani, martedì 10 gennaio, in prima serata su Italia1, al via la nuova stagione de “Le Iene”. Giunto alla sua ventiseiesima edizione, lo show è presentato da Teo Mammucari e Belén Rodriguez, accompagnati, come sempre, dalla presenza dei due talenti comici Max Angioni ed Eleazaro Rossi. Ospite in studio il rapper Guè.
Tra i servizi della prima puntata del 2023: Filippo Roma torna a parlare del maxibonus da 5.500 euro per tablet, smartphone e pc destinato ai deputati. Nei giorni precedenti al Natale aveva raccolto le dichiarazioni dei leader politici e la proposta del presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, di trovare una scuola in difficoltà che necessitasse di aiuti a cui devolvere il loro bonus. Oggi l’inviato fa un resoconto, mostrando reazioni e dichiarazioni dei parlamentari coinvolti nella proposta, dell’istituto individuato e delle donazioni arrivate.
Giulio Golia intervista Gennaro Panzuto, 46 anni, detto “Terremoto”, ex reggente del clan Piccirillo nella zona della Torretta, a Chiaia, e killer di fiducia del potente clan Licciardi dell’Alleanza di Secondigliano, una delle associazioni camorristiche più feroci degli ultimi anni. L’uomo, collaboratore di giustizia fino al 2020, dopo una ventina di anni di carcere racconta di aver tentato il suicidio più volte e di vivere schiacciato dalla pressione di un passato che non riesce a perdonarsi. Oggi, tornato a vivere a Napoli, parla della sua storia e prende posizioni contro la camorra, spronando i commercianti della città a non subire estorsioni e intimidazioni. Confida all’inviato di farlo per “provare a far capire a quei giovani, che ora sono come ero io, che potrebbero diventare animali anche loro, e se riuscissi a salvarne qualcuno sarebbe come aver salvato me stesso. Vorrei essere un valore aggiunto per la società non un valore perso. E quando morirò non lo farò da delinquente.”.
Con Antonino Monteleone un aggiornamento sull’omicidio di Yara Gambirasio alla luce delle ultime novità emerse in questi giorni. Il gip di Venezia ha chiesto di indagare la Pm Letizia Ruggeri per ipotesi di depistaggio in merito alla presunta non corretta conservazione dei 54 campioni di Dna ritrovati sul corpo della ragazzina, per il cui omicidio è stato condannato all’ergastolo Massimo Bossetti.
Luigi Pelazza è alle prese con un presunto truffatore romano accusato da due donne di aver portato via loro grandi somme di denaro tramite la proposta di un falso investimento in Messico.
Con un nuovo reportage dall’India si torna a parlare dei danni ambientali e umani che il sistema della moda, soprattutto quello della fast fashion, ovvero dei vestiti a basso prezzo, provoca nel mondo. Nicola Barraco mostra processi di lavorazione aggressivi e altamente inquinanti, dove i capi d’abbigliamento prodotti anche da bambini in condizioni di sfruttamento, arrivano a bassissimo prezzo sul nostro mercato. Nei primi servizi sul tema andati in onda, l’inviato ha raccontato dei contadini indiani costretti a utilizzare semi di cotone geneticamente modificati che necessitano di grandi quantità di pesticidi e che, nel corso del tempo, hanno inquinato le falde acquifere, i loro corpi e innescato un circuito di indebitamento, sfociato in più di duecentocinquantamila suicidi negli ultimi vent’anni. Nel nuovo servizio il focus sarà sulla filiera dei capi in pelle, dalle concerie ai grandi magazzini.
Stefano Corti si confronta con il prof. Giorgio Calabrese, presidente del comitato sicurezza alimentare del Ministero della Salute, sul plant-based food, cibo a base vegetale che replica aspetto e gusto di alcuni alimenti di origine animale. Infine mette alla prova lo chef Alessandro Borghese, chiedendogli di riconoscere, dopo averli assaggiati, i cibi vegetali.
Max