C’è grande attesa questa sera per la nuova puntata de Le Iene Show, che come di consueto andrà in onda in prima serata su Italia1. Che cosa c’è da aspettarci questa sera in onda nel noto programma di Italia Uno? Come emerso in queste ore, anche tramite il sito web direttamente legato al programma Le Iene Show, grande spazio darà dato alla seguitissima inchiesta legata al caso di Chico Forti.
Che cosa c’è da aspettarci questa volta? Cosa hanno in serbo le Iene e quali sviluppi ci sono intorno al caso? Ecco le anticipazioni sulla puntata del 2 Novembre 2019.
In particolar modo, si tornerà a parlare del controverso caso di Chico Forti, l’italiano condannato all’ergastolo negli USA per omicidio. Ma che cosa si sa su questo tema tanto controverso?
Già nelle settimane scorse Le Iene avevano approfondito l’argomento. Adesso, si prepararono a rivelare nuovi aspetti sul caso: non solo nuove analisi delle prove, i possibili moventi, e le ombre giudiziarie. Questa sera dalle 21,15 su Italia Uno le iene parleranno del modo in cui lo zio di Chico sta provando a ottenere una maggiore sensibilizzazione sul tema.
Come? Per riportare all’attualità il tema le Iene hanno già fatto tanto: ma ora chi tiene a Chico Forti ha pensato di cavalcare l’onda e di catturare l’attenzione delle istituzioni. Come? Con la lettera dello zio Gianni a Sergio Mattarella presidente della Repubblica italiana.
Lo zio di Chico Forti, condannato all’ergastolo negli Stati Uniti per l’omicidio di Dale Pike, ha fatto pervenire al presidente della Repubblica Mattarella una lettera. Quali sono i temi su cui verte la missiva?
Semplice. Si chiede un suo intervento sulla questione. E naturalmente Le Iene che si stanno occupando del caso con il noto inviato Gaston Zama, questa sera affronterà il tema in un nuovo servizio.
Aggiornamento ore 00.17
Il caso di Chico Forti è del resto già entrato tra i meandri della agenda dell’attualità politica da giorni proprio grazie a Le Iene. Infatti c’è stato l’intervento del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il quale ha confermato come si sia fissato come obiettivo quello della revisione del processo, e non solo.
E’ stata infatti fissata una conferenza organizzata alla Camera dei deputati per il 3 dicembre nel corso della quale saranno proiettati alcuni spezzoni dei servizi de Le Iene.
A loro si è anche aggiunto poi il presidente del consiglio regionale del Trentino Roberto Paccher il quale ha consegnato a Sergio Mattarella una lettera scritta da Gianni Forti, zio di Chico che è originario di Trento.
“Ho voluto sollecitare, su richiesta dello zio di Chico, l’intervento del presidente della Repubblica affinché il nostro concittadino, le cui vicende sono note, possa almeno venire a scontare la pena in Italia”, ha dichiarato Paccher.
Le Iene stanno indagando da settimane sul caso tramite i servizi di Gaston Zama. Come noto, Chico Forti è stato condannato all’ergastolo negli Stati Uniti per l’omicidio di Dale Pike, avvenuto il 15 febbraio del 1998 a Miami. Lui però si è sempre dichiarato innocente e vittima di un errore giudiziario.
Tuttavia da venti anni sta scontando il carcere a vita in un penitenziario di massima sicurezza. Molte cose, secondo Le Iene, non sono chiare in questa vicenda.
Aggiornamento ore 5,03
Nella prima puntata dell’inchiesta di Gaston Zama è stato raccontato l’inizio della storia di Chico Forti, dalla vittoria di 80 milioni di lire a “Telemike” fino al trasferimento a Miami e al successo come videomaker.
Le cose per lui vanno alla grande tanto che si sposa in un quartiere chic di Miami e comincia a investire nel settore degli immobiliari.
Chico trova una nuova compagna, si risposa e ha tre figli. Poi all’improvviso tutto crolla. Il 15 febbraio 1998 su una spiaggia di Miami viene trovato morto Dale Pike, ucciso con due colpi di pistola: per quell’omicidio Chico è stato condannato all’ergastolo. Da allora si è sempre professato estraneo ai fatti.
Nella seconda puntata delle Iene si è mostrato ogni lato d’ombra delle indagini e nel processo che hanno portato alla condanna a vita per Chico Forti.
Interrogato due volte senza la presenza del suo avvocato, nonostante durante il secondo interrogatorio lo avesse richiesto, Chico lamenta anche altre falle nel sistema.
In particolare, pare che la scena del crimine, possa esser stata manipolata affinché, secondo questa interpretazione dei fatti, Chico potesse risultare colpevole dell’omicidio di Dale Pike. E ancora: una giurata di quel processo ha mandato un messaggio sostenendo che l’intero procedimento “è stata una cazzata”.
Aggiornamento ore 8.57