“Noi non ci accontentiamo, e se guardiamo le ultime elezioni i due mesi finali sono sempre stati decisivi per ribaltare i pronostici. Chissà che non ci siano delle belle sorprese…”. Ospite della Gruber su La7, Matteo Renzi ribadisce la sua convinzione: “Non credo che il centrodestra sia largamente in vantaggio. Questa è una partita che si gioca a tre ed è una partita aperta”. Il segretario del Pd spiega infatti che, se Berlusconi & C. sono avanti nel maggioritario, nella parte proporzionale “è testa a testa con Pd e M5S. Berlusconi secondo i giornali, resuscita ogni volta, ma Fi è al 15%…”. L’obiettivo secondo lex premier è quello di superare il 25% del 2013: “Speriamo di fare meglio, è doveroso. Ma la differenza tra la vittoria e la sconfitta alle elezioni la darà il nome del presidente del Consiglio. “Noi ribadisce Renzi – in questa campagna elettorale metteremo un elenco noiosissimo di 100 risultati raggiunti e per ciascuno di questi indicheremo l’obiettivo. Berlusconi – dice – non può candidarsi alla guida del Paese. Ieri si sono incontrati ad Arcore, un remake” di quanto visto negli anni scorsi, aggiunge. “Per me Berlusconi non è un pericolo per la democrazia ma è uno straordinario pericolo per l’economia in Italia. L’ultima volta che ha governato ha portato il Paese a un centimetro dalla bancarotta”. Renzi ne ha anche per il M5s, e rispetto a quelli che ripetono: “proviamo i 5 stelle”, tiene a precisare che “Il Paese non è un macchina da provare in concessionaria. Chi vuole votare i Cinque Stelle lo deve fare sulla base dei programmi. Non è vero che non abbiamo provato i 5 stelle. I 5 stelle sono un partito politico che ha dimostrato di fare cose che non aiutano il Paese. Ad esempio il no alle Olimpiadi: Roma ha avuto la sua occasione con le Olimpiadi e i 5 stelle hanno detto no. Roma non ha avuto le Olimpiadi ma ha avuto Spelacchio…. Pieno rispetto per quello che decideranno di fare gli italiani. Io ho fatto il sindaco e non ho mai preso un avviso di garanzia, mentre Raggi è stata rinviata a giudizio e il sindaco di Torino è accusata per l’organizzazione di Piazza San Carlo”. Riguardo poi anche agli altri avversari politici, Renzi aggiunge: “Ogni voto che oggi viene dato alla sinistra radicale, fa scattare il seggio a Salvini, non alla Boldrini…”. Rispetto poi allidea di Pier Carlo Padoan candidato per il Pd, il segretario non lo nega: “E’ una delle ipotesi sulla quali stiamo lavorando ammette – E’ stato un ottimo ministro e gli abbiamo proposto di candidarsi con noi, penso possa essere una bella candidatura”. Per quel che riguarda la sua candidatura, lex premier annuncia che sarà in lista “a Firenze e poi in Campania e Lombardia”. E che ne sarà del sottosegretario Maria Elena Boschi? “Sarà candidata in più posti come tutti gli altri. Vale per tutti i dirigenti del partito e anche per la Boschi”. Concorrerà anche Carlo Calenda? “Non è del Pd replica ancora renzi – vorrei che desse il suo contributo. Ma lui, mi pare, si è tirato fuori dalla corsa per la premiership. Infine, sollecitato sulloperato di Paolo Gentiloni, il segretario tiene a sottolineare che “Il Pd ha una bella squadra, sicuramente Paolo Gentiloni è una persona che ha dimostrato di essere un ottimo presidente del Consiglio”. La Gruber prima di salutarlo gli chiede conto della discussa proposta di abolire il canone Rai, “E’ una proposta che il Pd sta valutando spiega lex premier – una delle ipotesi su cui un gruppo di lavoro sta riflettendo”. E la proposta di Grasso di abolire le tasse universitarie? “Non sono d’accordo. E’ un favore ai ricchi e ai fuori corso. E’ una norma scritta da Grasso ma pensata per Di Maio…”.
M.