Le distanze del Carroccio dagli ex alleati

La Lega annuncia che andrà da sola all’Abruzzo che si appresta al voto Regionale e il centro torna a dividersi. Per accendere il clima all’interno della coalizione basta a un post pubblicato su Fb dal deputato Giuseppe Bellachioma, segretario regionale della Lega Abruzzese: “La decisione è presa! In Abruzzo la Lega correrà da sola. Chi ci ama ci segue e andiamo a vincere. “Parole che suonano come un vero campanello d’allarme nel circolo italo-berlinese, sempre più convinte che dietro lo strappo del Carroccio ci sia una precisa strategia politica, da una campagna elettorale permanente, definita a livello nazionale dallo stesso Matteo Salvini. La scorsa notte, dicono, ci sarebbe stato uno stretto vertice tra il segretario di Via Bellerio, il numero due Giancarlo Giorgetti, attuale Bellachioma, per decidere di andare dritto senza tener conto dei vincoli dell’alleanza. L’obiettivo del “Capitano”, sondaggi alla mano, riportare, non cambierebbe: andare per la propria strada sul territorio e prendere l’intero centro, passo dopo passo, sottraendo voti dalle basi elettorali degli altri nella prospettiva di un singolo festa. Ancora una volta, quindi, l’accordo con Forza Italia scricchiola e non si augura la ripresa autunnale in vista degli europei. Il nuovo grano scoppia il giorno stesso in cui Silvio Berlusconi (in Sardegna per festeggiare il compleanno della primogenita Marina) dirige una lunga nota per far rivivere lo spirito di coalizione, negare la “chiusura” di Fi e l’idea di lanciare ” Altra Italia ’come contenitore per riconquistare quel moderato elettorato deluso dalla protesta grillina che non si riconosce con il Pd renziano e il sovereignismo di Matteo Salvini. “La nostra speranza è che l’anomalia del governo giallo-verde sarà presto esaurita e che la Lega tornerà ad essere protagonista con noi di un centro organico a destra a livello nazionale e locale”, assicura il Cav che è “negato” in tempo reale dalla pausa dei Salvini in Abruzzo. Nazario Pagano, coordinatore regionale delle forzature in Abruzzo, è sorpreso dal comportamento della Lega: “La notizia è arrivata così inaspettata. Go disunited significa fare un favore alle cinque stelle e al PD. Un centro unito è considerato favorito qui, ecco perché consideriamo incomprensibile l’atteggiamento della Lega “. “Ho pensato, almeno fino a stamattina”, ha detto Adnkronos Pagano, “era normale andare insieme, per essere competitivi il centro deve essere compatto con una sola coalizione, altrimenti non abbiamo possibilità di vincere”. Ora siamo in pieno clima ferragostano. Alla fine del mese verificheremo cosa fare, sentendo gli alleati storici, inclusa la Lega, faremo un ulteriore controllo “. “Noi, tuttavia – assicura il senatore azzurro – andiamo avanti: abbiamo una collaborazione di lunga data con Fdi, l’Udc e le liste civiche, che sono molto attente alla nostra proposta”. Pagano confida in un passo indietro del Carroccio, ma il nome del governatore deve sempre essere scelto insieme: “Offriremo agli alleati alcuni punti programmatici per condividerli, solo tre quattro chiodi e poi discuteremo il candidato presidente di Fi. Annunceremo la nostra proposta programmatica e una nostra figura, quindi, come sempre, ci troviamo di fronte .. Temo però che dietro l’annuncio della gara solitaria in Abruzzo ci sia una precisa strategia a livello nazionale da parte della Lega ” .