Allo scadere, col brivido, quando tutto sembrava finito. La Lazio acciuffa una vittoria fondamentale per la corsa Champions espugnando il Bentegodi. Lo fa grazie al gol al novantesimo di Milinkovic-Savic, ancora decisivo per la squadra di Inzaghi. Lo stesso che, causa Covid, era costretto a casa. Ma è stato lui a guidare le scelte di Farris, seduto in panchina.
I tre punto contro il Verona permettono ai biancocelesti di continuare a credere nella Champions League: distante al momento 6 punti dall’Atalanta, ma con una gara – quella con il Torino – ancora da recuperare. Non sarà facile, ma la Lazio è viva e ci crede. Lo ha dimostrato battendo un avversario ostico in trasferta, a pochi secondi dal fischio finale.
Anche il vice Farris, intervenuto ai microfoni di DAZN, ha fatto i complimenti alla squadra: “Avevamo creato diversi episodi. Queste partite non le vinci con un singolo episodio. La squadra ha giocato con il cuore. Oggi non c’è un calciatore sopra l’altro. Abbiamo interagito col mister a distanza. Sono orgoglioso di essere qui a guidare i ragazzi. L’importante è che Simone stia bene, così come la sua famiglia. Mi manca un po’ la voce come di solito a Simone. Il Verona non te la regala, ma noi ci abbiamo creduto fino alla fine”.
Ha spiegato poi il vice di Inzaghi: “Abbiamo giocato bene nella fase di impostazione. Abbiamo contenuto la loro intensità. La presenza di Milinkovicin area è sempre pericolosa, la sua fisicità è fondamentale anche sui lanci di Reina. Abbiamo visto quello che è il suo gol, su un terzo tempo perfetto. Prestazione di Immobile da incorniciare, ma è molto sfortunato. Ci mancano i suoi gol, ma arriveranno. Sul gol di Caicedo ci può stare la bracciata, ma il metro di giudizio di Chiffi poteva starci il non fischiare”.