A seguito di questa firma si stabilisce invece che il trattamento potrà avvenire anche in regime di day hospital. Sarà poi il medico a stabilire o meno lestensione della durata del ricovero. La decisione della Regione è stata presa sulla base di evidenze scientifiche internazionali, ricerche, tra cui quella del Collegio inglese di ostetricia, pareri dellOms e sui dati dellultima relazione annuale (28 febbraio 2013) del Ministero della Salute che sottolinea come il 76% della donne che accedono in ospedale per linterruzione di gravidanza mediante Ru 486 rifiutavano il ricovero obbligatorio di tre giorni. Si ricorda inoltre che attualmente linterruzione di gravidanza mediante intervento chirurgico avviene in regime diurno. La delibera, preso atto dei dati, stabilisce che lintervento può essere fatto anche in day-hospital seguendo tre precisi step: il primo che prevede laccesso e preospedalizzazione, il secondo avviene con il controllo degli esami e la somministrazione del farmaco, il terzo con i controlli clinici. La visita ambulatoriale finale, invece, deve avvenire entro 21 giorni dalla prima somministrazione del farmaco. La pillola RU 486 rappresenta una soluzione meno invasiva rispetto allintervento chirurgico, per questo motivo è stato opportuno operare un cambiamento della normativa in atto nel Lazio e che spesso creava non pochi ostacoli alle donne che intendono interrompere la gravidanza.