LAZIO, RIFIUTI, ZINGARETTI CHIAMA ALEMANNO: “SI ASSUMA RESPONSABILITA’ E DICA COSE VERE

Risponde per le rime il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti al sindaco uscente di Roma Capitale Gianni Alemanno. Lo fa senza mezzi termini il neo governatore, richiamando il primo cittadino a dire la verità sul tema rifiuti: “Ieri sera, nel corso del confronto televisivo su SkyTg24, il sindaco Alemanno ha affermato che attende dalla Regione Lazio, e da me in particolare, l’indicazione sul sito alternativo alla discarica di Malagrotta. Al sindaco Alemanno ricordo che la Regione autorizza le discariche sulla base delle proposte dei Comuni. Roma ha bisogno di un primo cittadino che si assuma le sue responsabilità, dicendo cose vere, perché non può andare avanti questa pantomima secondo la quale quando ricoprivo il ruolo di Presidente della Provincia e la Polverini era Presidente di Regione, si scaricava su Palazzo Valentini la responsabilità di scegliere il sito per la discarica di Roma. Ora che sono Presidente di Regione spetterebbe sempre a me, secondo Alemanno, scegliere il sito alternativo a Malagrotta. Per Alemanno, insomma, la competenza sulla discarica di Roma segue le sorti di Zingaretti e non le leggi nazionali e regionali in materia. E comunque, incredibilmente, la scelta non spetta mai ad Alemanno”. Tali dichiarazioni sono arrivate tramite l’ufficio stampa del Presidente del Lazio, che ha poi rincarato la dose: “Vorrei ricordare ad Alemanno che l’emergenza rifiuti nella Capitale è legata all’interramento di rifiuti tal quale nella discarica di Malagrotta e solo grazie alla solidarietà delle altre province del Lazio, della Regione Toscana e Abruzzo – con le quali la Regione Lazio in breve tempo è riuscita a chiudere un accordo – stiamo aiutando Roma a superare le difficoltà che la Capitale si trascina dietro in questi ultimi anni, considerando che dal 2008 sono in funzione impianti di trattamento dei rifiuti che però l’amministrazione Alemanno ha lasciato sostanzialmente inutilizzati”. 

Alessandro Introcaso