Sono passati venti anni dall’ultima volta che la Lazio centrò la qualificazione agli ottavi di Champions League. Era la stagione post scudetto e quella squadra era tra le più temute al mondo. C’era anche Inzaghi in quella rosa. Da attaccante ad allenatore, pronto a riscrivere la storia del club. Stasera infatti la Lazio ha l’occasione di centrare lo storico traguardo del passaggio alla fase successiva della competizione europea.
Per riuscirci le basterà ottenere lo stesso risultato del Bruges, impegnato con lo Zenit. In Germania, contro il Borussia Dortmund, la Lazio si gioca anche la possibilità di arrivare prima nel proprio girone. Un obiettivo che porterebbe nelle casse del club più soldi permettendogli inoltre di affrontare un ottavo sulla carta più morbido.
Un’occasione unica per Inzaghi, che ieri in conferenza ha ribadito l’importanza della gara: “Dipenderà tutto da noi”, ha detto l’allenatore biancoceleste. Il destino europeo della Lazio è appeso alle ultime due gare. Inzaghi vorrebbe chiudere la pratica prima dell’ultimo turno, per evitare ansie e preoccupazioni.
Per l’occasione, contro il Borussia Dortmund, ritrova tutta la rosa ad eccezione di Muriqi. Milinkovic-Savic dopo la guarigione dal Covid e la panchina con l’Udinese sarà regolarmente in campo. Così come Immobile. L’attaccante biancoceleste ha un contro aperto con i tedeschi, che lo hanno prima sedotto nel 2014, poi abbandonato l’anno dopo a seguito di una stagione zoppicante. Vorrà ribadire ancora una volta, dopo il gol dell’andata, che lasciarlo andare così è stato un errore. La sfida con il tornado Haaland, attaccante da più di un gol a partita di media, è aperta: Borussia-Lazio passa soprattutto dai loro piedi.