La V Commissione del Consiglio Regionale del Lazio ha dato parere favorevole alla proposta presentata dallassessore alla scuola Massimiliano Smeriglio inerente il piano di indirizzo sulla programmazione della rete scolastica per il triennio 2015-2018. Ad esprimere parere favorevole, a maggioranza, la V commissione del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Eugenio Patané (Pd).
Voto contrario di Gianluca Perilli (M5S). Il documento, presentato giovedì scorso dall’assessore alla scuola Massimiliano Smeriglio, fissa indirizzi e criteri generali per l’acquisizione o il mantenimento dell’autonomia degli istituti scolastici, per i punti di erogazione del servizio, per il dimensionamento delle scuole laziali e per i centri provinciali per l’istruzione degli adulti. “E’ il primo passo di un iter che ci porterà poi, sempre in commissione, all’approvazione, prima della fine dell’estate, delle linee guida vere e proprie, ha commentato a margine della seduta il presidente Patanè, un percorso partecipato che condurrà a fine dicembre al piano di dimensionamento scolastico del Lazio. Approvate alcune modifiche alla formulazione originaria di iniziativa della Giunta proposte da Perilli e, come primo firmatario, da Piero Petrassi (Centro Democratico). Il piano passa ora all’esame dellAula per l’approvazione definitiva sotto forma di deliberazione consiliare. Secondo il documento che ha ottenuto il via libera oggi pomeriggio le istituzioni scolastiche per acquisire o mantenere l’autonomia dovranno avere un numero di alunni stabile, per un quinquennio tra i 600 e i 1200 (con media regionale tendenzialmente di 900). Deroghe per gli istituti nelle isole Pontine e nei comuni montani (minimo 400 studenti), oltre che per quelli in territori particolarmente isolati o disagiati. Altri criteri riguardano la formazione delle classi, il mantenimento delle scuole dell’infanzia laddove è difficile aprirne, corsi incompleti, con pluriclassi o numero di alunni fuori parametro. Favorita la costituzione di istituti comprensivi e, per le Superiori, si dovranno evitare duplicazioni e sovrapposizioni di analoghi indirizzi e opzioni già funzionanti nel medesimo ambito territoriale. I Centri territoriali per l’educazione degli adulti (CTP) e i corsi serali cesseranno il prossimo 31 agosto. Successivi atti di programmazione della Giunta definiranno i criteri di riordino e l’attivazione definitiva dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti. Un emendamento di Petrassi ed altri ha proposto la semplificazione della procedura dell’atto di indirizzo annuale (linee guida), lasciandolo alla Giunta senza passare per la commissione negli anni successivi qualora siano state introdotte delle modifiche. Perilli, contrario a questa soluzione, ha ottenuto da parte sua che si parlasse nel testo di diritto allo studio anziché di diritto allapprendimento, respinti invece altri emendamenti del consigliere del M5S.Hanno partecipato alla seduta i consiglieri Fabio Bellini (Pd), Michele Baldi (Lista civica Zingaretti), Rosa Giancola, Cristian Carrara, Marta Bonafoni e Giampaolo Manzella, tutti del gruppo Per il Lazio.