La Lazio Nuoto tornerà ad allenarsi all’impianto della Garbatella, quello che per anni è stata la sua casa. Mesi di attesa e dubbi per capire se gli atleti biancocelesti avessero potuto mai più mettere piede in quella piscina, che un bando aveva assegnata ad un altro soggetto. Una decisione che ha spinto la Lazio Nuoto a rivolgersi al Tar, che nella giornata di ieri ha dato ragione ai biancocelesti.
La Lazio Nuoto tira un sospiro di sollievo dopo mesi di incertezze, che hanno messo in dubbio l’esistenza stessa della società: una delle più antiche e vincenti nella disciplina. Da oggi l’impianto della Garbatella riapre alla Lazio. Un motivo di grande soddisfazione per il presidente Massimo Moroli: “Se c’era qualche dubbio dopo il dispositivo preliminare il Tar, con la pubblicazione delle motivazioni conclusive della sentenza, ha chiarito tutti gli aspetti del contenzioso ribadendo il pieno accoglimento del nostro ricorso contro la concessione dell’impianto natatorio di Via Giustiniano Imperatore alla SSD Maximo”, ha detto.
Continua il presidente: “Tiro un bel sospiro di sollievo, l’incubo è finito e la prima riflessione che mi viene a mente è che una delle più grandi società storiche dello sport italiano è scampata ad un attacco alla sua sopravvivenza senza precedenti.
Penso ai 2 anni di angoscia che insieme a noi ha pervaso tutti coloro che ruotano intorno al nostro sodalizio, che ci lavorano, che vi praticano sport, che lo seguono, che lo amano e che ogni giorno danno il loro contributo per tramandarne valori e speranze. Penso ai danni che abbiamo subito e al muro di gomma che pareva frapporci a ogni speranza di successo.
Provo un sentimento di affetto e riconoscenza verso i tanti amici, collaboratori, professionisti che hanno costituito, con l’avvocato Daniele Sterrantino, deus ex machina del successo al Tar, la bomba intelligente della S.S. Lazio Nuoto” le parole del presidente Moroli.