Al fianco di Muriqi doveva sedere Andreas Pereira, a formare virtualmente il tandem d’attacco della Lazio. Il brasiliano ha qualche linea di febbre, ha spostato la sua conferenza stampa di qualche giorno. Al suo posto è intervenuto Wesley Hoedt, ma il piatto forte del pomeriggio in casa Lazio è stato Muriqi.
L’attaccante ex Fenerbahce si è presentato, ha fissato gli obiettivi della sua avventura biancoceleste: “Sono onorato di essere qui, farò del mio meglio. Sarò il Muriqi della Lazio, non l’Ibrahimovic della Lazio. Ci sono differenze tra giocare in Turchia e in Italia. Giocherò con questa squadra per raggiungere i nostri obiettivi. Il mio personale è aiutare il club ad ottenere tutto ciò che desidera”.
“Non voglio avere pressione addosso – ha proseguito ‘il vampiro’ – amo il gioco di squadra più che fare il solista. Farò del mio meglio per aiutare la squadra dentro e fuori dal campo. Gol? La pressione mi permette di raggiungere successo, ma io non mi pongo limiti o traguardi. Il mio unico scopo è dare sempre il 100%. Sono in uno dei club più grandi in Italia, nella prima squadra della capitale. Voglio essere grande quanto lo è già questo club”.
Sul derby: “Non sta a me dire il ruolo adatto alle mie caratteristiche, l’allenatore sa quale sarà la posizione giusta per me. Cercherò di fare tutto per aiutare la squadra anche in difesa. Il derby di Roma si conosce in tutto il mondo, anche in Turchia è seguito. Sono contento e non vedo l’ora di giocarlo. Quando sono arrivato molti tifosi mi hanno scritto, ho detto loro che farò del mio meglio. Vestirò sempre la maglia con onore, poi le cose in campo possono andare più o meno bene, ma io darò sempre tutto”.