Si è svolta questa mattina davanti agli uffici del Consiglio regionale del Lazio la manifestazione degli operatori sanitari del 118: infermieri, autisti e ausiliari di società privata in convenzione con Ares. Motivo della protesta la scadenza il 31 marzo del quarto bando Ares e l’incertezza che seguirà dopo questa data per i lavoratori. L’internalizzazione in blocco del personale in forza è una delle tante richieste dopo mesi e mesi di lavoro in pandemia.
“Siamo qui per rivendicare i nostri diritti – spiega un lavoratore – inerenti all’internalizzazione firmata nel 2017 per il servizio di 118. Molti di noi dal 31marzo non sanno che fine faranno perché purtroppo sono saltate delle questioni burocratiche. Ci sono dipendenti che rischiano di finire in mezzo a una strada”.
“Noi richiediamo – prosegue – la rivisitazione del concorso perché molte persone sono state prese senza criteri (ndr: concorso per gli autisti). Hanno fatto entrare persone che non facevano questo lavoro. Chiediamo l’internalizzazione del servizio per i colleghi infermieri e ausiliari che per una vita hanno lavorato in convenzione in Ares. Tali disservizi vanno a discapito del cittadino”.
La vicenda risale al 2018, quando il servizio è stato esternalizzato ad aziende private (in convenzione con Ares). Da allora sono stati rinviati tre bandi, il 31 marzo scade il quarto rinnovo, non più rinviabile. Il servizio continuerà? Se lo chiedono i circa 1740 operatori, che da oltre dieci anni lavorano nelle ambulanze. La richiesta è l’internalizzazione in Ares, come “previsto inoltre dal decreto legge del 17 marzo 2020 “Cura Italia”, spiega un sindacalista.
Oggi in Consiglio regionale si discuterà riguardo alla “proroga dei contratti – sottolinea Orlando Tripodi, capogruppo Lega – e si chiederà ad Alessio D’Amato e Nicola Zingaretti cosa vogliono fare con gli operatori sanitari coinvolti, che da decenni lavorano per Ares 118”. Per ora “non abbiamo avuto risposta – prosegue Tripodi – La cosa più urgente è prorogare i contratti in scadenza e fare un avviso pubblico per permettere al personale di essere integrato direttamente all’interno delle Asl”.
A margine della manifestazione i lavoratori sono stati convocati in riunione in Consiglio.
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