Sempre esuberante, mai scontato. Il presidente della Lazio Claudio Lotito non si è nascosto nemmeno in una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. Impossibile non iniziare dalla permanenza di Inzaghi e Tare, ormai due colonne della società: “Era naturale che restassero. Sono qui da tanti anni e i rispettivi cicli non sono finiti”, ha ribadito il patron. Che ha poi svelato un curioso retroscena su Marcelo Bielsa, allenatore argentino ad un passo dalla Lazio due anni fa: “”Con l’allenatore argentino non c’era dialogo. Chiedeva giocatori e il giorno dopo cambiava idea. Alla fine non lo ressi più e gliene dissi quattro. Lui protestò dicendo di non essere mai stato trattato così da nessuno. Io gli risposi ‘io non sono nessuno, sono Claudio Lotito’. Finì lì”.
Dopo il no di Bielsa è arrivato il ‘sì di Inzaghi, che come ricorda Lotito Galliani gli suggerì di promuovere in prima squadra già diversi anni prima: “Galliani nell’estate 2014 aveva affidato la panchina del Milan a Pippo Inzaghi. Mi suggerì di mettere Simone in panchina, ma non era ancora pronto”. Simoncino era però pronto nell’estate del 2017, anche se si trovava a Milano Marittima in vacanza con la famiglia: “Chiamai Inzaghi che era a Milano Marittima gli dissi che doveva firmare il contratto. Pensava fosse quello della Salernitana e invece…”.
Il presidente Lotito tra poco compirà 15 anni alla guida della Lazio: il tempo per i bilanci è quindi maturo: “L’acquisto di Zarate fu un investimento sbagliato in relazione ai risultati prodotti. Il colpo a cui sono più affezionato è Rocchi. Perché è stato il primo di un certo spessore”. Tra un ricordo e un aneddoto c’è tempo anche di parlare di presente e mercato, con Milinkovic-Savic in copertina: “Alla Lazio teniamo solo chi ha il piacere di restare. Se il giocatore manifesterà l’intenzione di intraprendere nuove avventure noi non ci opporremo”. Discorso simile per Luis Alberto, altro giocatore che potrebbe presto partire: “”Se resta? Vediamo, se c’è una cosa che nel mondo del calcio non manca sono i giocatori”, ha concluso Lotito alla Gazzetta dello Sport.