Lazio, legge semplificazione ok da IV Commissione

“E stato un buon lavoro, molti emendamenti sono stati approvati, alcuni articoli stralciati per essere rinviati alle commissioni competenti. La discussione è stata proficua e si accinge a essere ripresa nell’Aula consiliare con le migliori premesse. In vista di quell’appuntamento, ci sarà un approfondimento sui numerosi articoli aggiuntivi che abbiamo rinviato all’esame del Consiglio”. Queste parole del presidente Marco Vincenzi (Pd) hanno preceduto l’approvazione della proposta di legge regionale n. 55 d’iniziativa della Giunta, recante “Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo regionale”, da parte della quarta commissione consiliare, Bilancio, programmazione economico-finanziaria, partecipazioni regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio. La commissione ha altresì stabilito di rinviare all’Aula i numerosi articoli aggiuntivi di questo provvedimento omnibus, che quest’anno prende il posto del consueto collegato estivo, intervenendo in vari campi della legislazione regionale.

Già con l’articolo 1 la proposta di legge n. 55 mantiene le promesse contenute nel titolo, attraverso la previsione di una specifica sezione del sito istituzionale della Regione, denominata “Lazio Semplice”, suddivisa per aree tematiche, nella quale dovranno essere riportate le proposte di semplificazione normativa e procedimentale avanzate da soggetti pubblici e privati. Tra gli emendamenti approvati, quello presentato dal consigliere Stefano Parisi (Lazio 2018) che prevede lo sviluppo di una piattaforma volta a condividere la conoscenza e l’utilizzo del patrimonio informativo della Regione Lazio, con l’obiettivo di migliorare e semplificare l’interoperabilità e lo scambio dei dati pubblici tra pubbliche amministrazioni e promuovere la diffusione degli open data verso cittadini e le imprese. L’articolo 2 semplifica la normativa in materia di risorse forestali e agricoltura, per consentire rapidamente il recupero delle aree interessate da incendi. L’articolo 3 invece detta nuove disposizioni in materia di approvazione dei Piani di assetto delle aree naturali protette. In particolare, dopo ampia discussione, l’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore, ha presentato un emendamento volto a far esaminare i piani al Consiglio regionale che poi però ha 120 giorni di tempo per approvarli. L’articolo 4 riguarda l’assegnazione di dipendenti regionali agli enti di area vasta, cioè province e città metropolitane. Soppresso l’articolo 5, che tendeva a introdurre una forma di contribuzione regionale ad associazioni che si occupassero della cura di aree verdi di proprietà regionale. Approvato con modifiche poi l’articolo 6, che istituisce un registro regionale unico dei controlli sulle attività agricole, in modifica alla legge 1 del 2009.

Approvato con modifiche, anche l’articolo 7, che interviene sulla legge regionale n. 4 del 2015 introducendo un articolo aggiuntivo che regolamenta il procedimento di indennizzo dei danni causati da fauna selvatica; approvato anche un emendamento a questo articolo, a prima firma Marietta Tidei (Pd), che tende a introdurre in questo regolamento anche le modalità di attuazione dei piani di abbattimento selettivo. Gli articoli 8 e 9 incidono sulle normative riguardanti rispettivamente l’esercizio della caccia e quello della pesca, su cui la Regione, come è noto, ha competenze amministrative.

Soppresso l’articolo 10, ritenuto da più consiglieri di portata troppo ampia per i suoi impatti sulla realtà agricola per poter essere inserito in questo provvedimento. L’articolo 12, riguardante la materia urbanistica, è stato riformulato, eliminando i primi tre commi. Via libera anche all’articolo 13, che inserisce la cosiddetta clausola sociale nei bandi indetti dalla Regione, al fine di favorire la continuità occupazionale. L’articolo 14, poi, stabilisce la soppressione della Consulta regionale per i servizi per l’impiego del Lazio e il recesso della Regione dalla Fondazione Ottavio Ziino-Orchestra di Roma e del Lazio, un istituto orchestrale ormai in crisi debitoria e in stato di inattività da più anni. Tra i vari provvedimenti di questa legge, l’articolo 31 istituisce l’Osservatorio regionale sui piani di zona. Presieduto dall’assessore competente, è composto da rappresentanti di: Anci, Ordine degli ingegneri, degli architetti, degli avvocati, dei notati, Collegio dei geometri. Inoltre: dal presidente del comitato lavori pubblici regionale, dal presidente del comitato regionale per il territorio, da un rappresentante designato delle associazioni di secondo grado, da quattro rappresentanti delle organizzazioni dei conduttori, da due rappresentanti delle organizzazioni delle cooperative edilizie e altrettanti delle imprese di costruzione.

Un emendamento dell’assessore Massimiliano Valeriani ha introdotto anche Roma Capitale tra le istituzioni facenti parte dell’Osservatorio; un emendamento del gruppo Forza Italia ha poi aggiunto i presidenti delle Ater del Lazio tra i membri di diritto. L’articolo 15 del provvedimento apporta modifiche alla legge regionale n. 13 del 6 agosto 2007, “Organizzazione del sistema turistico laziale. Modifiche alla l.r. 14/1999”, prevedendo in particolare gli sportelli territoriali del turismo quali articolazioni dell’Agenzia regionale del turismo e riallocando in capo alla regione funzioni provinciali.

L’articolo 21 interviene sulla legge regionale n. 42 del 1997, recante “Norme in materia di beni e servizi culturali del Lazio”. Modifiche alla l.r. 14/1999”. Approvati alcuni emendamenti, di cui uno a prima firma Pasquale Ciacciarelli (FI) inserisce l’obbligo per la Giunta, prima di procedere alla redazione del piano triennale (quale dovrebbe diventare secondo questo articolo il piano settoriale della precedente normativa), di sentire, oltre alla città metropolitana di Roma capitale e a Roma capitale, le province e gli enti locali interessati.

Con riferimento al settore del cinema e dell’audiovisivo, l’articolo 22 della proposta n. 55 interviene sulla legge regionale 2 del 2012, “Interventi regionali per lo sviluppo del cinema e dell’audiovisivo”, riscrivendo tra l’altro l’articolo 6 di quella normativa, con il nuovo titolo “Requisiti strutturali specifici delle sale ed arene cinematografiche”, che, secondo un emendamento della maggioranza a prima firma Leonori, possono avere una superficie utile lorda superiore a 2500 mq, avuto riguardo agli aspetti urbanistici, ambientali e di viabilità.

Tra gli altri emendamenti approvati, alcuni a firma del consigliere Sergio Pirozzi (Lista Pirozzi) e del gruppo Fratelli d’Italia intervengono sulla legge regionale 12 del 1999 in materia di edilizia residenziale pubblica, in particolare su procedure e termini degli interventi finanziati. Si stabilisce, tra l’altro, che in caso di mancato avvio dei lavori programmati e finanziati, la rideterminazione della localizzazione può avvenire anche in un Comune appartenente ad un ambito provinciale diverso dalla prima localizzazione, a condizione che ciò non determini aumenti di spesa per le casse della Regione. E sempre al consigliere Pirozzi è ascrivibile un emendamento per il sostegno dei padri separati e in difficoltà economica che hanno perso la propria casa o la possibilità di abitarvi a seguito della separazione, di partecipare ai bandi per l’assegnazione di un alloggio pubblico e riacquisire così una autonomia abitativa, cosa che finora non era loro consentita. Un emendamento a prima firma della consigliera Valentina Corrado (M5s) ha soppresso l’articolo 34 del provvedimento che prevedeva appunto il via alla liquidazione coatta di tutti gli enti pubblici economici, come Ater Roma. Approvato anche una modifica a prima firma della consigliera Roberta Lombardi, sulla promozione dell’installazione di impianti ad energie rinnovabili (fotovoltaico ed eolico) nei condomini a cui si è aggiunto un impegno dell’assessore Sartore a individuare i fondi necessari all’interno della manovra.