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Lazio, l’Anci chiede la riattivazione del ‘bonus idrico’

Dopo la protesta di ieri, i Comuni dialogano ancora per trovare una soluzione sul caro bollette che rischia di mettere in ginocchio gli Enti Locali. Monumenti e luoghi simbolo sono rimasti senza luce per mezzora per lanciare un segnale al governo, ma manifestazione di dissenso si è poi spostata verso un terreno più pratico.

Sempre ieri, infatti, è andata in scena la Conferenza dei Sindaci ATO. Il tema era legato sempre all’aumento dei costi dell’energia elettrica. Riccardo Varone, Presidente di Anci Lazio e Sindaco di Monterotondo, ha raccontato quello che è emerso nel dibattito: “Dobbiamo chiarire alcune cose – dichiara Varone -, con Anci Nazionale stiamo portando avanti una campagna di sensibilizzazione verso il Governo riguardante il caro bollette”.

“E’ necessario – continua – capire che l’aumento dei costi dell’energia è insostenibile, da una parte perché gli Enti Locali sono in difficoltà e rischiano di tagliare servizi ai cittadini, dall’altra le difficoltà che i cittadini stanno incontrando, questi ultimi guardano a noi amministratori locali per avere risposte concrete e veloci”.

Spiega Varone: “Durante la conferenza di ieri ho fatto due proposte che hanno raccolto il favore dei colleghi sindaci e l’impegno formale da parte di ACEA: riattivare entro fine febbraio il “Bonus Idrico” per le famiglie, così che si possa venire incontro alle istanze dei cittadini”.

Conclude il presidente di Anci Lazio: “Ho anche fatto presente che, come sindaci, riteniamo ingiusto che i costi delle utenze degli idranti e delle fontanelle cittadine debbano gravare completamente sui comuni, chiederemo un confronto per capire come poter risolvere questa situazione che toglie ogni anno decine di migliaia di euro dalle casse degli Enti e, a livello tecnico, chiederemo che non debba essere installato un contatore per fontanella, una pratica che deturpa i centri storici”.