A meno sette pensare in grande è difficile, ma la forza di questa Lazio è proprio la capacità di non arrendersi alla realtà. Ad inizio anno nessuno pensava ad una stagione così, a poche settimane dalla fine rimane l’unica in grado di poter contendere lo scudetto alla Juve. Missione difficile, missione impossibile. Ma l’obiettivo è crederci. Sempre.
Sarà stato un caso, ma appena Inzaghi ha parlato di scudetto vinto (quello della Champions) la Lazio è incappata in una dolorosa sconfitta quella con il Milan. Quella biancoceleste è una squadra che va alimentata a fame e voglia. È una creatura famelica che appena sente odore di sazietà si lascia andare.
Per questo in vista della gara con il Lecce di domani Inzaghi ha fatto un passo indietro, è tornato a guardare in alto, ha capito forse che è l’unico modo di fare grandi cose. E allora guai a parlare di Juve, la Lazio deve fare la corsa su se stessa come ha ribadito l’allenatore biancoceleste che a Lecce si gioca la possibilità di spaventare la Juve attesa dal Milan in serata.
Queste le parole di Inzaghi rilasciate alla radio ufficiale del club biancoceleste: “Indipendentemente dai risultati delle altre dobbiamo guardare in casa nostra. Abbiamo analizzato la partita col Milan, c’è stato poco tempo. Domani abbiamo una partita importante e difficile a Lecce, dobbiamo affrontarla al meglio e ragionare di partita in partita. Vedremo un po’ chi potrà darci garanzie per iniziare la gara”.
“Condizioni? Abbiamo ancora una seduta, vedremo chi ha giocato e chi no, chi potrà darci una mano. Il Lecce è una squadra che gioca bene a calcio, Liverani è un ottimo tecnico e un amico. Sta lottando per la salvezza, ci sono tante squadre in pochi punti per non retrocedere. Anche qui all’Olimpico ci impensierì parecchio”, ha concluso l’allenatore.