Dunque come già premesso già stamane al termine della cabina di Regia, a seguito delle indicazioni emerse dai nuovi dati relativi all’incidenza dei contagi da Covid nel Paese, poco fa il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha annunciato che firmerà le nuove ordinanze che, come annunciato, entreranno in vigore da lunedì prossimo (15 marzo)
Vista la situazione, passano dunque in area rossa la Lombardia, il Piemonte, il Friuli Venezia Giulia, la Provincia autonoma di Trento, il Veneto, l’Emilia Romagna, le Marche, il Lazio, e la Puglia, che vanno così ad aggiungersi alla Campania ed al Molise, che rimangono ovviamente in zona rossa.
Di conseguenza, in queste regioni le scuole rimarranno chiuse.
Come spiega ancora l’ordinanza, ”Tutte le altre Regioni, tranne le 9 indicate in rosso, saranno in area arancione per gli effetti del decreto legge approvato stamane”. Premesso che soltanto la Sardegna resta in area bianca, dal ministero hanno reso noto che si sta verificando la posizione della Basilicata.
Come già detto inoltre, dal 3 al 5 aprile, in occasione dei giorni di festivi della Pasqua, l’intero Paese finirà in zona rossa, adeguandosi così alle misure previste. Tuttavia sarà consentito continuare a spostarsi all’interno della propria regione verso una sola abitazione privata, in massimo due persone (con minori di 14 anni o disabili o non autosufficienti conviventi), ed in un orario compreso fra le ore 5 e le 22, e soltanto una vita al giorno.
Come dicevamo, nell’ordinanza del ministro della Salute, sono stati ‘rivisti’ i criteri che stabiliscono l’ingresso di una regione in zona rossa: non basterà infatti il solo l’Rt (indice di trasmissibilità), ‘ora’ non superiore a 1,25, ma andrà anche verificato che nell’incidenza settimanale – no siano superiori a 250 i casi complessivi su 100 mila abitanti.
Allo stesso modo, i governatori delle Regioni in aree arancioni, potranno decidere autonomamete se, in virtù dei calcoli sopraindicati, passare in zona rossa.
Quindi da lunedì 15 marzo, e fino al 6 aprile, quelle regioni che settimanalmente un numero di casi oltre i 250 ogni 100mila abitanti, finiranno subito in zona rossa.
Max