Ieri sera l’accesso dell’Italia alla Final Four di Nations League ha potuto festeggiarlo solo dalla poltrona di casa. Ciro Immobile spera possa essere stata l’ultima volta lontano dai colori azzurri, e soprattutto da un campo di calcio. L’incubo dell’attaccante campano sembra finalmente finito: il numero 17 biancoceleste si è presentato questa mattina alla clinica Paideia di Roma per sostenere le visite mediche.
Per lui si sono aperte le porte di una convocazione per Crotone. Su questo non ha dubbi. L’altalena dei tamponi si è fermata. L’ultimo atto si era consumato ieri mattina, sempre alla Paideia. L’attaccante era atteso per le visite, poi rimandate a causa di un nuovo tampone positivo. Oggi niente scherzi: Immobile si è presentato raggiante alla clinica romana, si è sottoposto alle visite di rito che rappresentano l’ultimo step prima del ritorno in campo.
Ciro non tocca un pallone da più di due settimane, ma l’incubo tamponi è iniziato addirittura prima. Era il 27 ottobre, vigilia della sfida Champions con il Bruges, quando Immobile viene fermato dalla Uefa. Pochi giorni dopo, a seguito del doppio tampone negativo processato dal laboratorio Diagnostica Futura di Avellino, torna con il Torino e segna anche il decisivo gol del pareggio.
Poi un nuovo stop, sempre imposto dalla Uefa prima della trasferta in Russia. Da lì inizia il suo calvario personale. Immobile entra in una spirale di tamponi dall’esito incerto, nel mezzo un’indagine sul laboratorio di Avellino che aveva processato i suoi test e la rabbia dell’attaccante esplosa dopo l’ennesimo ‘no’. Oggi finalmente la luce dopo tanta attesa: il numero 17 è pronto a tornare in campo, Crotone potrebbe rappresentare la nuova svolta della sua stagione.